Cessione Vicenza, una seconda Enic? Massone: "Tifo per Dalle Rive"
Martedi 9 Ottobre 2012 alle 14:59 | 1 commenti
Altra puntata della telenovela sulla vendita del club biancorosso. Lui (avv. Massone), lei (la società di via Schio), l'altro (Rino Dalle Rive): il triangolo no?
Ieri sera è andata in scena Rigorosamente Calcio, o meglio un altro episodio di "For Sale Vicenza", la soap opera che da due anni tiene i tifosi del Vicenza Calcio con il fiato sospeso.
C'è tutto e niente dietro la trama di un accordo commerciale che dal 2010 ad oggi per stessa ammissione dei protagonisti sembrava ormai fatto, ma ancora non svela il vero motivo della sua frustrante incompiutezza. Pure nel tentativo di illuminare le tante ombre, come avviene per merito dei colleghi di Tva Vicenza e dei loro ospiti, dal rigoroso Ancetti al viscerale Carrera, ancora oggi possiamo solo abbozzare i contorni della vicenda con qualche dettaglio in più: del tutto inutile provare ad azzeccare il finale.
Tre le certezze emerse: 1) l'avv. romano Angelo Massone è ancora in corsa con altri tre soci per acquisire il pacchetto di maggioranza del Vicenza Calcio, nonostante il no del 2 luglio scorso da parte di Finalfa, la società titolare delle quote della società . 2) il delegato alla cessione del Vicenza, Tiziano Cunico, ha intavolato rapporti con una serie di imprenditori locali, se non proprio nostrani, che sta mano a mano assumendo i contorni di una cordata, anche se al momento i protagonisti emersi sono solo due: Rino dalle Rive, titolare di Safond&Martini, nonchè attuale presidente del Marano Calcio, e l'imprenditore Lino Chilese. 3) Dietro al diniego di Finalfa al gruppo di Massone in tempi non sospetti, come ha lasciato dedurre lo stesso avvocato ieri sera nello studio televisivo, c'è la mano di Sergio Cassingena, senza la quale quella dell' amministratore delegato Danilo Preto (Presidente del Vicenza ai tempi del primo incontro), non ha peso specifico.
Se tanto mi dà tanto, il sillogismo è presto fatto: c'è un maggior interesse affiché la cordata preferita a rilevare Vicenza Calcio e i debiti dell'attuale gestione, pari a 9-10 milioni di euro, sia vicentina. Per quanto ci sia stato un tardivo (e qui la storia si ripete) tentativo di coinvolgere la tifoseria nel progetto, ormai esausta di continui misteri, solo ieri, alla presenza dell'esponente più popolare della cooperativa Nobile Provinciale (Giorgio Carrera), l'avv. Massone ha chiarito di voler mettere i tifosi nel cuore del progetto, seppur di natura business tipico della tradizione british (già arrivata a gestire le casse della società berica con Enic e ricacciata a fatica oltre la Manica), ma anche un po' scottish, con il programma di mettere una rappresentanza dei tifosi nell'amministrazione.  Considerando che per fair play lo stesso Massone dichiara di non essere un competitor di Dalle Rive e co, tanto da fare il tifo lui per primo alla buona riuscita dell'accordo tutto berico, ma non sappiamo nè dall'uno nè dall'altro se ci sarà un sostegno reciproco, quantomeno un incontro, nè i nomi ne' i tempi della reale esecuzione, possano stare tranquilli e non farsi il fegato i tifosi del Vicenza: ci sarà ancora spazio per altre puntate della telenovela, forse dai contorni con ancora più bolle (soap) e possibilmente più humor. Â
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