Quotidiano | Categorie: Sanità

Centri diurni passano all'Ipab. Sala: favoriamo permanenza degli anziani a casa

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 1 Ottobre 2015 alle 15:01 | 0 commenti

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Comune di Vicenza

Oggi avviene il passaggio della titolarità dei centri diurni per anziani di Villa Rota Barbieri e Bachelet dal Comune di Vicenza all'Ipab di Vicenza. Ipab di Vicenza, che già gestiva per conto del Comune le attività del centro diurno di Villa Rota Barbieri dal gennaio 2005 e quelle del centro diurno Bachelet dal marzo 2003, assume così anche la titolarità giuridica delle due strutture.

Tale passaggio è stato reso possibile grazie alla sottoscrizione, il 9 marzo 2015, dell'accordo di programma tra la Regione Veneto, il Comune di Vicenza e l'IPAB di Vicenza denominato “Intervento per la programmazione dei centri di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e per la qualificazione dei servizi semi-residenziali per anziani non autosufficienti”.

Nell'ambito dell'accordo, infatti, per quanto concerne i servizi semi-residenziali, si è convenuto sulla necessità di qualificare ulteriormente l'offerta dei centri diurni che rappresentano una risposta essenziale per favorire la permanenza della persona anziana non autosufficiente nel suo contesto domiciliare, ritardandone l'ingresso in istituto.

Si realizza così una gestione unitaria dei tre centri diurni presenti in città, con il centro diurno Villa Rota Barbieri ad accogliere preferibilmente utenti affetti da Alzheimer e altre patologie cognitive, il centro diurno Bachelet dedicato ad utenti anziani non autosufficienti ai quali vengono offerti interventi socio-assistenziali di base e il centro diurno Trento, di cui era già titolare Ipab, che si occupa in particolare di utenti anziani che necessitano di riabilitazione funzionale.

“Quello di oggi è un passo importante, il primo frutto concreto di un accordo di programma a lungo atteso e che oggi che sta finalmente diventando realtà - ha affermato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - Il passaggio dei centri diurni a Ipab va nel senso di promuovere una filiera dell'assistenza che cerca di mantenere il più possibile la persona anziana nel suo ambiente di vita, fornendo un aiuto qualificato alle famiglie e dando alle persone la possibilità di essere seguite durante il giorno, anche in relazione a situazioni critiche quali la presenza di patologie cognitive. Al Comune il compito di garantire che vengano mantenuti gli standard che hanno segnato in positivo la storia dei centri diurni comunali, obiettivo che sarà certamente raggiunto grazie alla qualità del personale e dell'organizzazione che Ipab Vicenza ha sempre dimostrato”.

“Questo passaggio rappresenta un’occasione importante per creare innanzitutto concrete sinergie tra il Comune ed Ipab - ha dichiarato il presidente, Lucio Turra - L’obiettivo è promuovere un collegamento concreto e un accompagnamento della vita delle persone dal momento in cui si verificano le prime problematiche di salute sino al sostegno nelle fasi successive più delicate. Attraverso la qualificata esperienza dei propri operatori e delle specializzazioni presenti nelle strutture di Ipab si vuole essere vicini alle persone malate o con disabilità, ai loro familiari, per aiutare e sostenere le fatiche quotidiane che insorgono nel corso della vita, in particolare anziani”.

Ipab subentra al Comune nei rapporti contrattuali con gli ospiti dei centri ai quali sarà comunque assicurato il mantenimento sia degli attuali livelli di servizio sia delle attuali rette di frequenza, fatti salvi eventuali aggiornamenti ISTAT.

Il Comune di Vicenza, a tal fine, concede in comodato gratuito ad Ipab gli immobili già sede dei centri diurni. Gli ospiti che oggi frequentano i centri diurni sono 36 per Bachelet e 37 per Villa Rota Barbieri (dato relativo alla frequenza mese di agosto).

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, Ipab, Isabella Sala

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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