Caretta accusa Stival: centinaia di migliaia di euro di consulenze ma piano faunistico non c'è
Giovedi 26 Gennaio 2012 alle 20:49 | 0 commenti
Maria Cristina Caretta, Presidente Associazione Cacciatori Veneti Confavi - Non sono bastate le centinaia di migliaia di euro di consulenze elargite ai tecnici esterni individuati dall'assessore regionale Stival per far predisporre il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale entro i termine previsti dalla legge. Non sono bastate le estenuanti riunioni organizzate dall'Assessore Stival alle quali sono state chiamate a fornire la loro collaborazione sia le Amministrazioni provinciali del Veneto che le categorie economiche e sociali interessate alla questione.
Si sapeva dal gennaio del 2007 che la scadenza dell'attuale Piano Faunistico Venatorio Regionale era fissata al 31 gennaio 2012, eppure le autocelebrazioni dell'assessore regionale alla caccia sembrano essere servite solo a fare solo un po' di propaganda a spese della collettività .
I cacciatori del Veneto e l'intero Consiglio regionale sono stati costretti a constatare solo in data 25 gennaio u.s. ( a meno di una settimana dalla scadenza dell'attuale P.F.V.R. ) che l'assessore regionale Stival non era stato in grado di predisporre il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale entro la data stabilita per legge, chiedendo la proroga della validità del vecchio Piano almeno fino alla data del 31 gennaio 2013.
Alla luce di questo desolante fallimento, la prima cosa che ci sentiamo di chiedere è che vengano restituite alla Regione le centinaia di migliaia di euro pagate per le consulenze esterne che non hanno portato ad alcun risultato, chiedendo i danni materiali a coloro che non hanno adempiuto agli obblighi contrattuali ed i danni morali a chi li ha pagati e che si è assunto la responsabilità politica di aver privato i cacciatori del Veneto del diritto di cacciare alcune specie fino al 9 febbraio, così come invece è stato concesso, nel rispetto delle legge statale, ai cacciatori di altre regioni italiane.
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