Cecchetto e Peripoli: "Serve responsabilità nell'affrontare la questione "Ceccato"
Martedi 29 Novembre 2011 alle 22:53 | 0 commenti
Comune di Montecchio Maggiore - "Grida forte chi non ha nulla da dire. Chi sta lavorando da mesi per cercare una soluzione seria al problema non ha bisogno né di proclami né di alzare il dito contro chicchessia." Il Vicesindaco di Montecchio Maggiore Gianluca Peripoli commenta così le recenti prese di posizione di Rifondazione Comunista piuttosto che di Fiom Cgil. "Dalla scorsa primavera -spiega Peripoli - l'amministrazione comunale si sta incontrando con la proprietà , in particolare con Carlo Dolcetta, per affrontare nella maniera più seria e ragionevole il delicato momento che sta attraversando l'azienda. L'obiettivo di tutti è chiaro e condiviso: salvaguardare l'azienda tutelando i lavoratori che l'hanno fatta crescere e il territorio che da anni la ospita."
Da aprile ad oggi sono stati tanti gli incontri e massima è stata la disponibilità al dialogo da parte di tutti. Anche delle stesse Rsu aziendali, con cui l'amministrazione si è più volte confrontata già a partire dallo scorso anno.
Lo scorso ottobre il sindaco Milena Cecchetto ha anche voluto informare della questione le segreterie provinciali delle tre sigle sindacali maggioritarie (Cgil, Cisl e Uil), illustrando loro la trattativa in corso tra amministrazione, azienda e Rsu.
"Serve responsabilità quando si discute di lavoro e occupazione -commenta il Sindaco Cecchetto-Serve mettere il bene dei lavoratori al centro del proprio operare. Questo è quello che abbiamo fatto e quello che vogliamo continuare a fare. Senza creare confusione o lanciare accuse buone a farsi vedere e ad ottenere uno spazio sui giornali, ma che rischiano di far naufragare mesi e mesi di dialogo serio e concreto."
Responsabilità , quindi, è la parola d'ordine. Quella con cui l'amministrazione comunale, l'azienda e i lavoratori vogliono che venga affrontata la questione occupazionale alla Ceccato. E quella che pretendono da chiunque voglia far parte di questo dialogo: comprese Rifondazione Comunista e Fiom Cgil. Sempre che sia loro volontà dialogare per il bene dei lavoratori. Ognuno per il suo ruolo: tenendo presente che quella occupazionale è comunque una questione che la proprietà sta valutando con le parti sociali. L'amministrazione non può e non deve sostituire le parti sindacali o la proprietà , ma è chiamata a favorire il dialogo far la parti per trovare la miglior soluzione possibile condivisa da tutti.
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