Trattative Ceccato Lavaggi, Fiom: l'azienda ha chiesto concordato in continuità
Venerdi 4 Maggio 2012 alle 19:58 | 0 commenti
Morgan Prebianca, Fiom Cgil Vicenza - Ceccato Lavaggi, conclusa giornata di trattative tra le parti - Dichiarazioni del segretario della FIOM CGIL, Morgan Prebianca
Si sono concluse poco prima delle 19,30 le trattative tra i vertici della Ceccato Lavaggi di Alte e CGIL, CISL e UIL, nella sede di Confindustria a Vicenza. Il tavolo di trattativa tra le parti si era aperto alle ore 15. Scopo dell'incontro era capire quali strategie intenda mettere in atto l'azienda nei confronti dei propri dipendenti, costretti alla cassa integrazione (foto Christian Farina per VicenzaPiu.com).
Morgan Prebianca, segretario della FIOM CGIL, sin dall'inizio auspicava che venisse adottato un piano industriale che salvaguardasse l'occupazione e rilanciasse l'azienda.
I lavoratori della Ceccato, durante il pomeriggio hanno presidiato la sede di Confindustria, in Piazza Castello, in attesa di ricevere buone risposte. Al loro fianco, per esprimere solidarietà , sono scesi in piazza anche il sindaco di Montecchio, Milena Cecchetto, quello di Brendola, Renato Ceron, il consigliere regionale Stefano Fracasso e l'ex sindaco di Montecchio Maggiore Maurizio Scalabrin.
Queste le dichiarazioni del segretario FIOM CGIL Morgan Prebianca all'uscita dalla riunione:
"L'azienda ci ha comunicato che ha presentato al tribunale il concordato in continuità , strumento per strutturare un risanamento finanziario dell'azienda. Su questo strumento abbiamo chiesto maggiori dettagli, ma ci verranno date informazioni più precise nei prossimi incontri con il commissario dell'azienda nominato dal tribunale. Nota positiva è che lo strumento citato garantisce i lavoratori dal punto di vista delle retribuzioni arretrate, in quanto se passa (il concordato) ai lavoratori verrà liquidato il 100% di quello che avanzano. Il punto negativo, che ci vede nettamente contrari, è il piano industriale che prevede che dal mese di maggio 2012 dovrebbero rientrare al lavoro solo 48 lavoratori su 137. Per noi è inaccettabile e abbiamo chiesto all'azienda di ridiscutere completamente il Piano".
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