Cattaneo: protesta Fn tranquilla, i centri sociali fucina del tutto contro tutto
Giovedi 13 Marzo 2014 alle 17:24 | 0 commenti
Roberto Cattaneo, Consigliere Comunale F.I. - Continua la giostra (visto che c’entrano anche i Sinti) delle manifestazioni pro e contro, più contro che pro, per definire la nuova, forse temporanea, sistemazione dei nomadi. Un sacco di gente si mobilita e altra gente, ma molta di più, assiste alla vicenda con la speranza che finisca al più presto. Cosa per niente facile vista la incapacità del Comune di fare le cose in modo adeguato passando dal buonismo più becero al decisionismo arrogante e improduttivo.
A manifestare sono scesi in campo pure gli stessi nomadi che, probabilmente, sono gli unici ad avere qualche ragione che non sia di carattere ideologico.
Da un lato vi è Forza Nuova, che dopo lo stupido inconveniente del volantino con toni razzisti, sempre che sia stata l’ufficialità del movimento a produrlo, tende a dimostrare che la loro protesta è tranquilla e democratica. Quindi fiaccole al vento e marcia silenziosa.
Dall’altra si muovono il No Dal Molin e il Bocciodromo, i pupilli del sindaco Variati. Il primo in verità di recente si è un pochino annebbiato. Pare per colpa dello stesso sindaco che ospita i militari di mezzo mondo in Sala degli Stucchi e li innaffia di complimenti. L’altro, il Bocciodromo, regalo del duo Variati-Bulgarini alla città di Vicenza e ai vicentini  che venne dipinto a suo tempo come la culla della democrazia e della nuova stagione vicentina. La stagione della solidarietà , dell’amicizia, della fratellanza, dell’incontro, della pace ecc.
Da quello che in verità è poi accaduto si scopre che è la fucina del tutto contro tutto. Contro i fascisti, i nazisti, i guerrafondai e i falsi pacifisti, i lobbysti e i capitalisti, la Tav e il ponte di Messina, i poliziotti, i militari americani e pure quelli italiani. Insomma contro tutto quello che si frappone tra la loro ideologia e la affermazione della democrazia, naturalmente sovietizzata. Pensare che un tempo il Bocciodromo era semplicemente un luogo di incontro e di ricreazione dei lavoratori, quelli autentici. Quelli che hanno fatto l’Italia, non certo quelli che la stanno sfasciando.
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