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Referendum Catalogna, i leghisti Zaia e Bizzotto esultano

Di Edoardo Pepe Lunedi 10 Novembre 2014 alle 15:11 | 0 commenti

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L'esito del referendum svolto in Catalogna, dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale spagnola, al quale hanno partecipato due milioni di persone con un'affluenza rimasta sotto il 40%, è stato un plebiscito indipendentista con l'80 per cento di voti a favore dell'indipendenza. Due leghisti doc come l'europarlamentare vicentina Mara Bizzotto e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentano entusiasti il risultato.

“La consultazione popolare sull’indipendenza del Veneto, anche alla luce di quanto accaduto ieri in Catalogna, è un punto fermo da cui non si torna indietro”. “Un risultato eccezionale – sostiene Zaia –, nonostante l’amarezza di non aver visto la celebrazione di quel referendum ufficiale più volte annunciato. Resta, comunque, un grande risultato politico, che dimostra una volta di più la volontà di un popolo, quello catalano, che confermando la sua storia di indipendentismo, ha dato ieri un forte segnale di libertà e di democrazia”. “Quanto sta accadendo in Catalogna, in aggiunta alla vicenda scozzese – prosegue il Governatore – indica decisamente la via che il Veneto deve seguire. C’è molto da lavorare, ma la strada è esattamente questa”. “Purtroppo – conclude Zaia – noi dobbiamo fare i conti con un Governo che, secondo la più bieca logica centralista, ha impugnato le leggi approvate dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso giugno, finalizzate a indire un referendum consultivo sull’autonomia e uno sull’indipendenza della nostra Regione. Un atteggiamento che definire scandaloso è poco perché l’obiettivo è di fatto quello di voler impedire alla gente, a un popolo, di esprimere liberamente e democraticamente la propria opinione. Non sono i veneti a essere sovversivi: sono Roma, il Governo e lo Stato che calpestano il più elementare diritto di espressione”.

 

Bizzotto: “I sì all'indipendenza della Catalogna sono stati una marea che ha travolto Madrid: la stessa marea che, ci auguriamo, partirà dal Veneto e travolgerà Roma nell'esatto momento in cui celebreremo il referendum per la nostra indipendenza. Gli oltre 2 milioni e 236 mila catalani che hanno partecipato al referendum, hanno scritto una pagina di storia che nessuno può ignorare: la massiccia mobilitazione popolare con le code fuori dai seggi di voto e la schiacciante vittoria dei sì all'indipendenza stanno a significare che la volontà di un popolo non si può fermare né con le minacce né con  ricorsi costituzionali o codicilli  – continua l’eurodeputata Bizzotto – A Roma, a Bruxelles o a Madrid se ne facciano una ragione: niente e nessuno potrà negare il nostro sacrosanto diritto all'autodeterminazione e alla libertà”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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