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Caso MCS oggi in Regione: la proprietà pare disposta a trattare, ma non c'è svolta concreta

Di Alessandro Pagano Dritto Martedi 18 Giugno 2013 alle 18:49 | 0 commenti

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I contatti all’interno – Giuliano Ezzelini Storti della Cgil e Pietrangelo Pettenò, consigliere di Rifondazione comunista – parlano di una riunione molto lunga dopo l'annuncio di 99 esuberi su 159 dipendenti della MCS Italia, ex Marlboro Classic ed ex Marzotto, forse anche più del previsto, fino alle 16.30 circa: oggi in sede regionale a Venezia il presidente Zaia e i suoi assessori hanno incontrato rappresentanti del gruppo Emerisque, che da aprile ha in mano la MCS, e rappresentanti dei sindacati.

Le parole di Pettenò dipingono un quadro non drammatico, ma nemmeno dei più tranquillizzanti: «La Regione ha invitato il gruppo a mantenere i locali in Veneto; la proprietà dal canto suo si è dimostrata disponibile a trattare sugli esuberi e non ha deposto alcun atto ufficiale, il che lascia comunque qualche spiraglio di luce». Sembra insomma sia disposta a trattare e non a procedere allacieca nella direzione imboccata; ma è anche vero che non si vede ancora all’orizzonte nessuna concreta proposta alternativa, quindi dal punto di vista dei lavoratori lo spettro della smobilitazione e della disoccupazione aleggia ancora.

E intanto a Valdagno, spiega Giuliano Ezzelini Storti, «gli operai continueranno con il loro sciopero a oltranza, un’ora dopo ogni turno. Hanno già diffuso dei volantini e questa sera procederanno verso il comune replicando la giornata di ieri». Prevista anche la solidarietà di altre fabbriche del territorio.

Stasera allora la parola da Venezia passa a Valdagno, dove alla presenza del sindaco Alberto Neri si incontreranno di nuovo sindacati e proprietà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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