Caso MCS oggi in Regione: la proprietà pare disposta a trattare, ma non c'è svolta concreta
Martedi 18 Giugno 2013 alle 18:49 | 0 commenti
I contatti all’interno – Giuliano Ezzelini Storti della Cgil e Pietrangelo Pettenò, consigliere di Rifondazione comunista – parlano di una riunione molto lunga dopo l'annuncio di 99 esuberi su 159 dipendenti della MCS Italia, ex Marlboro Classic ed ex Marzotto, forse anche più del previsto, fino alle 16.30 circa: oggi in sede regionale a Venezia il presidente Zaia e i suoi assessori hanno incontrato rappresentanti del gruppo Emerisque, che da aprile ha in mano la MCS, e rappresentanti dei sindacati.
Le parole di Pettenò dipingono un quadro non drammatico, ma nemmeno dei più tranquillizzanti: «La Regione ha invitato il gruppo a mantenere i locali in Veneto; la proprietà dal canto suo si è dimostrata disponibile a trattare sugli esuberi e non ha deposto alcun atto ufficiale, il che lascia comunque qualche spiraglio di luce». Sembra insomma sia disposta a trattare e non a procedere allacieca nella direzione imboccata; ma è anche vero che non si vede ancora all’orizzonte nessuna concreta proposta alternativa, quindi dal punto di vista dei lavoratori lo spettro della smobilitazione e della disoccupazione aleggia ancora.
E intanto a Valdagno, spiega Giuliano Ezzelini Storti, «gli operai continueranno con il loro sciopero a oltranza, un’ora dopo ogni turno. Hanno già diffuso dei volantini e questa sera procederanno verso il comune replicando la giornata di ieri». Prevista anche la solidarietà di altre fabbriche del territorio.
Stasera allora la parola da Venezia passa a Valdagno, dove alla presenza del sindaco Alberto Neri si incontreranno di nuovo sindacati e proprietà .
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