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Caso Marlane Marzotto: screening di chi vive a ridosso dell'area dismessa

Di Alberto Cunto Domenica 26 Febbraio 2012 alle 17:59 | 0 commenti

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Se c'è stato ancora un rinvio al 30 marzo della prima udienza per il processo penale intentato alcuni anni fa nei confronti della Marzotto da lavoratori dello stabilimento di Praia a Mare determinarlo stavolta dallo sciopero proclamato dagli avvocati, decisi a respingere i tentativi di liberalizzazione voluti dal governo attualmente in carica, la mortalità non ha, invece, tregua.

Per gli ex lavoratori e per la popolazione residente, nell'indifferenza mediatica e istituzionale, a nulla è servita l'ordinanza emessa dalla procura sullo screening di chi vive a ridosso dell'area industriale dismessa. Non si registrano dell'ASL, né dei politici d'ogni colore intenti a gestire le imminenti amministrative di maggio. Sul processo intanto incombe la prescrizione e cosa importa se i primi ricorsi SLAI Cobas sono datati 1999; tredici anni non sono bastati a scuotere le coscienze di un paese che si reputa avanzato, ne a sensibilizzare giudici distratti e avvocati forse ottimisticamente impreparati. Questo processo ha le carte in regola per assurgere a riferimento nazionale, al di là dell'inerzia e della partecipazione passiva degli stessi ricorrenti. Ora occorre proseguire spediti, al pari dei processi celebrati per la Tyssen Krupp e per l'amianto della Eternit, facendo tesoro delle esperienze di coloro che li hanno vissuti in modo diretto e senza risparmiarsi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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