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Caso Mario Novello e volley: vendita forzosa delle sue quote societarie per risarcire Coviello

Di Marco Milioni Martedi 10 Giugno 2014 alle 22:15 | 0 commenti

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Il match di carte bollate che da mesi vede fronteggiarsi Giovanni Coviello, oggi direttore dl network di media VicenzaPiù, e Mario Novello noto imprenditore di Isola Vicentina, fa segnare un nuovo punto a favore del primo. L'ambito è quello della nota querelle uscita «dagli ultimi scampoli» delle vicende della società del volley femminile di serie A di Vicenza.

«Dal 9 aprile 2014 - spiega Coviello riferendosi alla querelle seguita per lui dallo Studio legale Doria - sono entrato in possesso della documentazione dalla quale si evince che il Tribunale di Vicenza ha disposto la vendita forzosa delle quote societarie riferibili a Novello. All'udienza di quel giorno, infatti, il GF.E. ha conferito l'incarico per la vendita delle quote di Mario Novello nella Novello srl al notaio, dott.ssa Cardarelli . La vendita, preceduta dalla pubblicazione dell'avviso su Il Giornale di Vicenza e sui portali Internet dedicati, verrà effettuata senza incanto in due tentativi, il secondo dei quali con una diminuzione del prezzo base di un quinto».
Più nel dettaglio, e come reso operativo negli "avvisi legali" su Il Giornale di Vicenza del 3 giugno scorso e dei portali utilizzati allo scopo dal Tribunale di Vicenza, nelle carte si legge che si «procederà alla vendita senza incanto della quota di partecipazione societaria del valore nominale di circa euro 7.306 (settemilatrecentosei/00), pari al 40,13% (quaranta virgola tredici per cento) circa del capitale sociale, della società Novello Srl... al prezzo base di euro 350.000».
Ma di che cosa si tratta più concretamente? Su Vicenzapiu.com del 17 luglio 2013 la vicenda viene così delineata: «Novello non avrebbe onorato alcuni impegni nei confronti dell'ingegnere, che nel frattempo aveva lasciato la presidenza della squadra a Franco Ferappi con Mario Novello vicepresidente... con delega proprio alla gestione» (l'altro vice presidente era Angelo Mapelli, della Regas, ndr). Coviello era diventato general manager del club sportivo. Motivo per cui lo stesso Coviello avrebbe «chiesto 30.000 euro che non gli sono stati corrisposti pur in presenza di una scrittura privata che in tal senso certificava lo stato delle cose. Per questa ragione l'ex general manager della società sportiva ha fatto ricorso al tribunale chiedendo un pignoramento, la cui esecuzione è divenuta complessa: sia per le schermaglie messe in campo dalla difesa sia per la difficoltà nel reperire proprietà o conti correnti (di Mario Novello, ndr) che non fossero a zero».

Questo era lo stato della situazione all'estate del 2013. Il tribunale civile di Vicenza però nel frattempo, per consentire il recupero forzoso del credito vantato e ad oggi riconosciuto a Coviello (30.000 euro più le spese per un totale ad oggi di 50.000 euro, ndr), ha mandato avanti la pratica sino alla decisione di ordinare la vendita forzosa degli asset societari in capo a Mario Novello, in pratica le quote della Novello s.r.l., e la cui custodia giudiziaria il Tribunale stesso ha, nel frattempo, affidato al noto professionista vicentino Gianni Giglioli. La vendita è stata messa in calendario il 2 luglio presso la «Associazione Notarile Vicentina per le Procedure Esecutive».

Rimane però sul tappeto la vicenda umana: «All'epoca dei fatti - precisa Coviello - sul mio conto è stato detto e scritto di tutto. Novità come quelle di queste ore fanno piacere per carità anche se mai ripagheranno, neanche in parte, quello che in termini pratici ho perso e che in termini morali hanno provato a togliermi. Tuttavia questa battaglia, basata su documenti verificati e su argomentazioni circostanziate, ho deciso di combatterla con la schiena diritta, ben conscio dei sacrifici e delle fatiche da affrontare. C'è un pezzo del sistema vicentino che non mi piace e che tende a spingere al margine chi decide di non adeguarsi a certi riti».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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