Carta circolazione auto da aggiornare, Cna Vicenza: balzello burocratico e rischio caos
Giovedi 30 Ottobre 2014 alle 17:58 | 0 commenti
Il nuovo provvedimento, in vigore dal 3 novembre 2014, relativo all'aggiornamento della carta di circolazione sull'effettivo utilizzatore dei veicoli, sta creando confusione in molti automobilisti e aziende. CNA Vicenza prova a fare un po’ di chiarezza con le dichiarazioni della presidente di CNA Vicenza Cinzia Fabris e di Pietro Bianco, responsabile del servizio fiscale di CNA Vicenza.
“Tutto parte da una circolare del ministero dei Trasporti del 10 luglio scorso, che di fatto attua l’ultima riforma del codice stradale del 2010, e obbliga chi guida per più di 30 giorni un'auto intestata a un diverso proprietario ad annotare il proprio nome sul libretto di circolazione – spiega Pietro Bianco, Responsabile del Servizio Fiscale di CNA Vicenza - Per mettersi in regola, è necessario rivolgersi agli sportelli della Motorizzazione e aggiornare la carta di circolazione: ogni cambiamento costa 25 euro (16 di imposta di bollo e 9 di diritti di motorizzazione). Per il comodato d’uso di veicoli aziendali il nome dell’utilizzatore non deve essere annotato sul libretto ma soltanto registrato alla Motorizzazione civile e non è obbligatorio tenere a bordo la ricevuta. I trasgressori rischierano la sanzione amministrativa di 705 euro e il ritiro della carta di circolazioneâ€.
“Tuttavia – continua Pietro Bianco - il 27 ottobre il Ministero delle Infrastrutture ha emanato una nuova circolare che ha ristretto il campo d’applicazione della norma. Le nuove disposizioni non valgono per i familiari conviventi (a patto che risiedano allo stesso indirizzo), per gli Autotrasportatori, per i taxi, i noleggi con conducente e gli autobus, nonché per tutte le imprese che danno in comodato ai dipendenti le vetture aziendali. Inoltre, l’obbligo dell’intestazione temporanea sul libretto non è retroattiva, dunque chi già aveva a disposizione un’auto non di proprietà prima del 3 novembre non è interessato. Resta comunque un’ampia casistica coinvolta dal provvedimentoâ€.
“L’obiettivo di questa norma dovrebbe essere quello di individuare più facilmente i responsabili delle infrazioni e scoprire le intestazioni fittizie – dichiara la Presidente Cinzia Fabris – ma si sta dimostrando, invece, un altro balzello burocratico che farà perdere tempo a tanti imprenditori. Sicuramente si poteva evitare questa complicazione in un momento di difficoltà in cui ci sarebbe più bisogno, invece, di semplificare le regoleâ€.
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