Caro Nichi, permetta una domanda ...
Venerdi 17 Dicembre 2010 alle 23:51 | 0 commenti
Pubblichiamo le domande poste a Nichi Vendola su VicenzaPiù n. 204 da Alessio Mannino in occasione del suo intervento di stasera a Vicenza.Â
Quando è stato ospite di Confindustria a Vicenza lei ha dichiarato che la Lega è fra i responsabili della morte della lotta di classe nel Veneto. Ha mai sentito parlare del "padroncino", cioè dell'ex dipendente che per mentalità e abitudini si sente, aspira ad essere e diventa uguale al "padrone"?
Sempre qui a Vicenza ha correttamente spiegato, con una battuta, che la crisi mondiale non è come "la depressione di mia zia", un evento irrazionale e senza colpa né colpevoli. Vogliamo fare i nomi di costoro, e vogliamo proporre, se non una ricetta precisa, almeno qualche idea meno vaga di come si supera l'ingiustizia di fondo del sistema finanziario globale, in mano a pochi centri di potere bancario?
Secondo lei si può e si deve tornare alla sovranità sulla moneta, come voleva fare Kennedy in America prima che lo ammazzassero, visto che l'euro, come prima la lira, è di proprietà della Bce, a sua volta controllata dalle banche nazionali, a loro volta di proprietà delle banche private?
Secondo lei il ricorso agli inceneritori è compatibile con una riorganizzazione del ciclo dei rifiuti basato su riduzione dei consumi, meno sprechi, riciclo e riutilizzo?
Sa cos'è il pensiero della decrescita felice, e se sì, è una strada condivisibile e percorribile?
Come infondere, nel concreto, un'anima politica, una missione, un senso che vada al di là del monetarismo e dell'economia, all'Europa dei burocrati? E ha ancora un senso il Patto Atlantico, cioè l'alleanza obbligata con gli Stati Uniti?
Se il federalismo è buono a patto di essere, come Lei ha sostenuto, "solidale", come conciliarlo con un'applicazione vera, che non contempla solo il federalismo fiscale, ma anche e soprattutto un molto più accentuato autogoverno politico locale?
In definitiva, e senza arrampicarsi in frasi fatte, quando lei invoca e dice di voler offrire all'Italia una "narrazione" alternativa al berlusconismo, a cosa pensa nei fatti? Per esempio: ammesso che Lei si proponga di abolire (ripetiamo: abolire, non "riformare") la legge Biagi, come si regola il rapporto di lavoro per conciliare garanzie e libertà ?
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