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Caro Giovannini, le buste paga dei parlamentari gliele calcolo io

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 25 Gennaio 2012 alle 08:37 | 0 commenti

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Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del presidente di Federmanager Vicenza, Maurizio Pini, sulle dichiarazioni di Enrico Giovannini, presidente della Commissione per il livellamento retributivo Italia-Europa, in merito agli stipendi dei parlamentari italiani.

È doveroso sottolineare che il nuovo presidente del Consiglio, al di là delle azioni pesanti che è stato chiamato a compiere per raddrizzare l'Italia (vedi la riforma delle pensioni con cui, nello spazio di una notte, mi ha allungato di quattro anni l'ambìto traguardo), al di là di questo, dicevo, ci sta facendo riscoprire l'orgoglio e il vanto di essere italiani.

E non mi riferisco soltanto alla sua competenza di professore nell'accezione più ampia e positiva del termine, ma soprattutto al modo di fare, allo stile comportamentale e comunicativo, che sono reali, non parte di un personaggio.
Mi ha lasciato perplesso, anzi colpito, leggere sul Corriere della Sera del 4 gennaio che un suo collaboratore, il prof. Enrico Giovannini, sosteneva in un intervento la difficoltà, se non l'impossibilità, di "fotografare", o meglio di rappresentare con precisione, la struttura retributiva dei nostri senatori e deputati, poiché le variabili in gioco sono troppe, e non sempre ben definite per poter fare un confronto con gli altri Paesi, Germania compresa.
Come ex direttore del personale e attuale consulente d'azienda, scoprire simili dichiarazioni mi fa arrabbiare. Se questo Giovannini, oltretutto professore universitario, fosse un mio collaboratore, come minimo gli direi di andarsene a casa, e di lasciare l'incarico a un qualsiasi responsabile del personale. Oggi più di qualcuno si trova disoccupato, e di sicuro lo saprebbe fare bene, in tempi anche relativamente brevi.
In genere una struttura retributiva, senza entrare nei particolari tecnici o tecnicistici, è formata da tre componenti: Rlm (Retribuzione lorda mensile) o Ral (Retribuzione lorda annua), riportata nel cedolino paga; i benefit (auto blu comprese); le famose spese di rappresentanza. Basta elencarle una per una e quantificarne il valore economico nudo e crudo, senza indicarle tutte nel cedolino paga. La somma dei tre elementi, anche a livello individuale, calcolata per le circa 1.000 persone che siedono nel Senato e nella Camera, ci dà l'importo complessivo dettagliato. Avremmo così la fotografia effettiva e trasparente delle retribuzioni dell'intero Parlamento romano, e poi, volendo, si potrebbe procedere alla stessa maniera Regione per Regione.
Caro professore, perché la fa tanto difficile? E poi non è un professore universitario? Non ha forse a disposizione fior di economisti, altri professoroni? Che tristezza, è proprio vero in questo Paese continuiamo a perdere competenze, non solo come muratori, meccanici, idraulici, falegnami, ma ahimè, anche nei ranghi più alti.
Un dubbio, però, mi assale dopo aver letto e meditato le sue parole: lei afferma che non è possibile dimostrare quanto la struttura retributiva dei nostri governanti sia complessa e quindi imparagonabile con quella degli altri Stati europei; ma, volente o nolente, anche lei appartiene alla "casta" che oggi si trova così tanto sotto i riflettori, criticata della gente comune che fatica a tirare fine mese. Caro professore, un grande politico della Prima Repubblica diceva che pensar male non va bene, ma a farlo spesso s'indovina.
E poi, dobbiamo per forza confrontarci con gli europei sugli stipendi dei politici? Che senso ha? Le retribuzioni medie dei nostri operai, impiegati, quadri, dirigenti, e i redditi dei lavoratori autonomi, artigiani e imprenditori, sono molto, ma molto più bassi di quelli della Germania, della Francia e di molte altre nazioni; allora, se i politici vengono pagati con le tasse dei cittadini, basta stabilire la percentuale o la cifra fissa media annua a livello di altri Stati, per esempio la Germania, che ciascun cittadino deve pagare con il reddito che produce. Non mi si venga a dire che, poiché in Italia l'evasione fiscale è alta, i politici rischierebbero di prendere uno stipendio da fame. E quando i redditi degli italiani che non sono lavoratori dipendenti si alzerà raggiungendo la media europea, allora anche per voi aggiorneremo i compensi. Che bella rivoluzione di equità nazionale, non è vero professor Monti?
E mi rivolgo proprio a lei, presidente, per concludere. In attesa di realizzare questo piccolo grande sogno, sicuro di parlare a nome di tanti professionisti del mestiere, tolga l'incarico al suo collaboratore, chiami un direttore del personale e formuli a lui l'obiettivo. Dovesse avere difficoltà a trovarlo, le offriamo la nostra piena collaborazione come Federmanager Vicenza, e nel giro di pochissimo tempo saremmo in grado di mettere a sua disposizione un gruppo di lavoro facendole risparmiare tanti soldi. Son sicuro che molti colleghi verrebbero gratis, magari solamente con un piccolo rimborso spese. Se poi teme che questo rimborso possa finire "alla Minzolini" (ristoranti di lusso, alberghi a dieci stelle...), le prometto che fisseremo un totale giornaliero.
Vedrà che giovamento, ma soprattutto, presidente Monti, vedrà come risolveremo la questione in modo chiaro ed esaustivo.
Parola di Federmanager. E auguri per le sue liberalizzazioni.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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