Caritas vicentina paga le multe ai rom? Don Giovanni Sandonà: tutto falso
Venerdi 9 Settembre 2016 alle 21:01 | 2 commenti
Riceviamo da Don Giovanni Sandonà , Direttore Caritas Diocesana Vicentina, e pubblichiamo
In riferimento alla notizia uscita in questi giorni su una testata on line locale e oggi ripresa da alcune testate nazionali, secondo la quale Caritas nel Nord Est Vicentino “paga le multe ai româ€, sottolineiamo che la notizia è falsa in quanto le affermazioni stesse del Comandante della Polizia Locale Nord Est Vicentino, contenute nell’articolo originario, non parlano di Caritas ma più genericamente di “associazioni caritatevoliâ€. Conviene peraltro precisare quindi all’opinione pubblica che le “associazioni caritatevoli†sono molte ed indipendenti nel loro agire (ad esempio l’associazione Papa Giovanni 23, l’Operazione Mato Grosso, le Conferenze di San Vicenzo ecc).
Precisato questo, sul fatto in oggetto ci sorgono alcune domande, anzitutto quale sia l’utilità di simili dichiarazioni da parte della Polizia Locale.
Nella zona del Nord Est Vicentino, nel dettaglio, da precisi controlli ci risulta che per una sola famiglia, seguita d’intesa con i servizi sociali, la tutela minori e le istituzioni scolastiche e all’interno di un patto di diritti-doveri, si è provveduto negli ultimi tempi, con un servizio di segretariato sociale, al supporto materiale nell’effettuazione di un versamento presso un ufficio postale (bollettino n. 13561), pagamento effettuato dalla famiglia stessa e ad essa intestato.Â
Spiace dunque constatare la malafede dei titoli, oltre all’ennesima strumentalizzazione ideologica completamente infondata. Infatti quando Caritas diocesana - come è successo in passato anche a Vicenza città – si assume la titolarità di percorsi di inclusione sociale, che possono riguardare cittadini italiani di origine veneta o comunque presenti regolarmente nel nostro territorio, lo fa alla luce del sole e d’intesa con i comuni coinvolti, le scuole e i servizi a tutela dei minori, evitando in ogni caso forme di assistenzialismo fine a se stesse che negano la dignità delle persone e sono solamente diseducative. Si tratta quindi sempre di un impegno a 360 gradi, e in questo contesto il patto diritti-doveri può riguardare anche la regolarizzazione di utenze o di altri debiti, con specifici piani di rientro. Una modalità che da sempre caratterizza l’agire Caritas in tutti gli ambiti, a partire dagli interventi in favore delle famiglie italiane in difficoltà economica.
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Preciso che non ho nulla contro i rom e credo che possa considerarsi benemerita l'attività di inclusione sociale svolta dalla Caritas, purché fatta con soldi suoi o provenienti da donazioni fatte specificamente a favore dei rom.
Purtroppo la stessa nebulosità dimostrata dalla Caritas nella querelle con il quotidiano la si ritrova nei bilanci della Caritas/Diakonia. E, interpellata su questo, la Caritas non mi ha risposto e ha bloccato la possibilità che se ne parli sul suo sito Facebook.
Giorgio Piccolo