Caretta, Confavi: no a calendario venatorio, azioni eclatanti contro assessore Stival!
Martedi 12 Luglio 2011 alle 22:36 | 0 commenti
Maria Cristina Caretta, Presidente Associazione Cacciatori Veneti CONFAVI - Pronte le azioni di protesta contro l'assessore regionale Stival per le ingiuste penalizzazioni contenute nel calendario venatorio regionale 2011/2012. Avevamo avvisato l'assessore regionale alla caccia, il leghista Stival, che se avesse fatto approvare il calendario venatorio con ingiustificate penalizzazioni all'attività venatoria rispetto a quanto prevede la già restrittiva legge statale 157/92 e la legge regionale 50/93, il mondo venatorio del Veneto non avrebbe subito in silenzio ma si sarebbe mobilitato con eclatanti azioni di protesta.
La scarsa conoscenza della materia venatoria da parte dell'assessore Stival e la cattiva abitudine di farsi consigliare da dirigenti venatori che ne capiscono meno di lui, ha fatto si che la deriva penalizzatrice all'attività venatoria, già iniziata con il calendario venatorio dell'anno scorso, abbia subito una ulteriore recrudescenza con il calendario venatorio per la stagione 2011/2012.
Si prepari l'assessore regionale Stival a rispondere delle sue malefatte ogni qualvolta si presenterà alle future assemblee organizzate nella regione del Veneto, dove verrà accolto come si merita.
Con l'avvento del nuovo assessore regionale alla caccia sono state ripristinate vecchie e cattive abitudini che credevamo non potessero e dovessero più tornare.
Il calendario venatorio, che per legge dovrebbe essere approvato entro il 15 giugno di ogni anno, è stato approvato anche quest'anno con un colpevole ritardo e senza che le associazioni venatorie del Veneto abbiano potuto constatarne preventivamente i contenuti.
Riteniamo questo modo di agire riprovevole ed una dimostrazione di arroganza e mancanza di rispetto nei confronti dei cacciatori del Veneto.
Scendendo nel merito dei contenuti del calendario venatorio approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore Stival, notiamo con disappunto che sono state imposte restrizioni non previste dalla legge statale e dalla legge regionale di recepimento.
Ingiuste ed ingiustificate restrizioni alla caccia alla selvaggina stanziale, alla caccia agli ungulati, immotivato anticipo della chiusura per alcune specie migratrici come la beccaccia, la cesena, i tordi.
Vista la perseveranza del neo assessore regionale Stival nel predicare amicizia nei confronti dei cacciatori ma nel perpetrare ingiuste penalizzazioni a loro danno, organizzeremo una manifestazione di protesta e di dura contestazione ogniqualvolta si presenterà sul territorio del Veneto
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