"Cara A31", dalla Chiesetta di Sant'Agata...
Mercoledi 12 Novembre 2014 alle 21:05 | 1 commenti
Riceviamo da Irma Lovato, di Posina, e pubblichiamo
Cara A31, ero presente anch’io venerdì 4 maggio ad Arsiero, all’assemblea pubblica per la presentazione del tuo possibile proseguimento verso nord. Indossavo, non casualmente, una sciarpa viola; molti tra i presenti mi si sono avvicinati per salutarmi, altri pur lontani l’ han fatto con un cenno del capo o della mano; nessuno dei relatori seduti a quel tavolo vestito a lutto ha incrociato il mio sguardo: mi hanno volutamente ignorata.Forse la mia storia o ciò che rappresento o il semplice fatto di “esserci†nonostante i miei anni, incutono timore? Ho avuto però ben chiara la sensazione che loro, i tuoi presentatori, non abbiano nemmeno notato le centinaia di donne e uomini presenti quella sera: presenti per sentire, sapere,conoscere ed avere ulteriori chiarimenti sul tuo tracciato.
Peccato! Occasione persa per aprire un dibattito, un confronto che, anche se non previsto, avrebbe fatto onore ai tuoi sostenitori. Onore non prestigio.
Gestazione lunga la tua cara A 31, sei rimasta congelata allo stato embrionale dal 1966 ed ora, per giochi e scopi a me non del tutto chiari, vieni scongelata con le parole “ORA O MAI PIU’â€.
Povera te: non deve essere piacevole venire al mondo preceduti da una simile affermazione.
Meglio sarebbe il nulla, rispetto alla tua forzata presenza.
Tu sei il giovane virgulto della Società Autostrade Brescia-Padova: il tuo progetto è stato illustrato con enfasi come opera irrinunciabile, da una perfetta, anche se lunga e territorialmente poco realistica presentazione; presentazione che sfociava nella propaganda, tanto da far sorgere in me un lieve,ma  subito svanito, senso di colpa nel desiderare di non voler vederti proseguire verso nord.
Eppure ciò che mi ha colpita e profondamente rattristata è stato il constatare  nei vari interventi la mancanza, il vuoto, l’ assenza ben percepibile di una parola: HOMO o, termine a me molto caro, CREATURA UMANA. Parola che pulsa vita, parola che è vita.
Ho trascritto a fatica sulle mie vecchie pietre parole tratte dal discorso fatto dal tuo Presidente, il Signor Schneck: obbligo di legge- governo- interessante struttura strategica- sviluppo territoriale- soldi- provincia- fruizione servizi-investimento- opera irrinunciabile-sgravi- economia- turismo- velocità … E la creatura umana dov’è?
Vorrei che tu dicessi al tuo Presidende da parte mia che la velocità non è un valore, come non lo è il denaro o le grandi opere e che non lo è neanche l’ economia se allontana o se esclude la creatura umana; digli che son certa che se l’ economia stà rivelando la sua fragilità è proprio perché si è allontanata troppo all’ uomo, lo ha messo da parte mettendo in primo piano e sopra ad ogni logica di buon senso, i propri interessi e l’ esagerato profitto: proprio a descapito dell’ uomo.
Dio non voglia che anche il proseguimento dell’ A 31 non sia frutto di logiche lontane dal bene comune.
E se mai un giorno lo dovessi incontrare gli vorrei chiedere guardandolo negli occhi:†Signor Schneck, prenda in considerazione il fallimento della Cartiera Valposina o della Bella Zoilo o la situazione della Filivivi: lei crede veramente che un’ autostrada le avrebbe salvate? Venga, venga, si prenda del tempo: faccia un giro a piedi ed in auto in questo bel territorio dell’ Alto Vicentino, parli con le persone, si guardi attorno e comprederà che se stà morendo, come lei ci ha fatto notare quella sera, non è certo per il mancato proseguimento dell’ A 31. Forse è il caso mi creda, di ripartire dalle piccole opere, dai bisogni vicini al quotidiano vivere.â€
Torno a te, cara A 31, per dirti tutta la mia tristezza nel constatare  come alcune persone non tengano conto del valore della terra, dei campi che in seguito al tuo proseguimento non potranno più essere coltivati; o del mutamento della qualità della vita che si andrà a creare con tale opera; E  il preservare la bellezza del paesaggio come gesto d’ amore verso il territorio ove si vive: dov’ è? E il gusto di avere a cuore ciò che è bello? Ciò “Che dà per li occhi una dolcezza al core…â€.  E il salvaguardare la storia che io rappresento? Dove mettono tutto ciò?
“Paroni in casa nostra†ci è stato urlato per anni nelle orecchie da chi, nel voler separare una patria ha preso gusto nel puntare il dito contro gli altri. Al tuo Presidente vorrei chiedere ancora una cosaâ€Ma quali xei i paroni?â€
A volte penso che i politici e i tecnici, a furia di voler essere lungimiranti dimentichino il presente: il quì e ora. Ecco, la mia sciarpa viola vuole essere un segno di solidarietà per tutti gli operai che hanno perso il lavoro, per questa forzata Quaresima che durerà ben oltre i 40 giorni.
Sono e mi sento piccola: la mia storia e il mio sapere coprono un’ arcobaleno d’ anni che a qualcuno sfugge. Chi mi ha voluta e costruita non ha presentato grandi progetti, ne studi su possibili impatti ambientali o astrusi grafici, però ha considerato il valore che il mio essere portata a compimento avrebbe donato alle donne e agli uomini che in questi luoghi abitavano e avrebbero abitato nei tempi a venire.
Sono e mi sento piccola rispetto a te, cara A 31 e dal mio piccolo guardo negli occhi le creature umane perse tra parole e azioni calate dall’ alto e forzatamente adagiate nel loro vivere quotidiano come opere indispensabili.
Se il tuo proseguimento si realizzerà mi passerai accanto: 60 metri di terra e cielo tra te e me!
Ci dividono centinaia d’ anni ma i metri sono e saranno 60: forse riusciremo a creare un dialogo, io ci metterò tutta la mia buona volontà , ma non so se reggerò all’ umiliazione: non solo mia credimi ma anche e soprattutto per quella della creatura umana.
Tua Chiesetta di Sant’ Agata (foto)
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Disastri ecologici, perforazioni, trivellazioni, cementificazione, sottofondi stradali con scarti non trattati di fonderia, svalutazione patrimonio paesaggistico? MAI PIU'!!!
E quindi l'autostrada se la mettano via i signori leghisti paroni neanche delle mudande che hanno indosso.