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Caos tribunali, da Cgil Cisl e Uil una proposta di riforma della giustizia

Di Edoardo Andrein Lunedi 10 Marzo 2014 alle 16:48 | 0 commenti

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Il caos del sistema giustizia si protrae da decenni in Italia, tra processi di una lunghezza abnorme e carenza di personale come nel caso di Vicenza, balzata recentemente agli onori delle cronache grazie alle proteste di politici, imprenditori e avvocati. Ora anche i sindacati  “scendono in campo” con una proposta di Cgil, Cisl e Uil per la riorganizzazione dei servizi del Ministero della Giustizia.

Agostino Di Maria della segreteria di Funzione Pubblica Cgil Vicenza commenta così la proposta di riforma formulata in modo unitario da i sindacati:

“La carenza di circa 9mila lavoratori e di centinaia di giudici rende ormai non più rinviabili scelte coraggiose per il rilancio del servizio pubblico, valorizzando il personale dipendente con assunzioni mirate alle figure necessarie e assegnazioni vincolate nei territori come Vicenza, che sembrano ormai abbandonati al proprio destino, con serie ripercussioni sulle attività produttive”.

Di seguito pubblichiamo la presentazione del progetto avvenuta il 7 marzo 2014 durante l'attivo unitario dei delegati di CGIL, CISL e UIL

Riorganizzare la Giustizia: dall’attivo nazionale dei delegati Cgil Cisl Uil una proposta per valorizzare il personale e rilanciare i servizi

Roma, 7 marzo 2014

Si è svolto oggi 7 marzo a Roma l’attivo unitario dei delegati di Fp‐Cgil, Cisl‐Fp e Uil‐Pa del settore Giustizia, a pochi giorni di distanza dal primo incontro che i sindacati hanno avuto con il nuovo responsabile del Dicastero.

Tra i molti problemi evidenziati a quell'incontro da Cgil, Cisl e Uil spicca quello della geografia giudiziaria: realizzata secondo una logica ragionieristica, senza considerare i costi degli accorpamenti e che non ha prodotto benefici né in termini economici né di maggiore efficienza del servizio ai cittadini.

Le priorità di gestione annunciate dal Ministro Andrea Orlando – organizzazione del Ministero, carenza di personale, formazione permanente e sovraffollamento delle carceri – vanno incontro alle nostre richieste.

Apprezziamo anche l'impegno a convocare tavoli per ciascun settore e a riesaminare lo schema di riorganizzazione del Ministero.

Nell'attivo unitario di oggi le categorie di Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato una proposta organica di riorganizzazione, che riguarda le priorità di tutti i Dipartimenti, a partire dalla valorizzazione del personale, carente di circa 9000 unità nella Organizzazione Giudiziaria e oltre 1500 tra Amministrazione Penitenziaria, Giustizia Minorile e Archivi Notarili. La situazione è talmente grave che, senza interventi certi e con la conferma degli attuali tagli della spending review, non sarà possibile garantire pienamente il mandato costituzionale e la efficiente prosecuzione dei servizi.

Per questo la proposta di riforma parte dalle donne e gli uomini che oggi operano negli uffici e nelle carceri, con gravi difficoltà e spirito di abnegazione. Le Organizzazioni sindacali sono pronte a fare la loro parte in un progetto di riforma che sia un volano per l'economia, partendo dalla buona organizzazione e dalla modernizzazione, ispirato ai modelli europei più virtuosi e proponendo nuove funzioni e responsabilità per il personale, sino a oggi demotivato e mortificato, per rendere il lavoro negli uffici più snello e quello dei magistrati più efficace.

Al cuore della proposta elaborata dai sindacati c’è l’obiettivo di migliorare l’intero sistema dei servizi e del lavoro pubblico, attraverso una riforma organica delle pubbliche amministrazioni e una valorizzazione delle sue risorse umane e professionali, di cui solo la ripresa della contrattazione collettiva nazionale e integrativa può garantire i presupposti. Le categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil chiedono al ministro un incontro in tempi rapidi per entrare nel merito dei problemi e trovare insieme le risposte che servono per rendere più veloce ed efficiente il sistema Giustizia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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