Caos stipendi, Cub: invitiamo i cittadini a solidarizzare con i dipendenti comunali
Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 14:49 | 0 commenti
CUB Vicenza - Oggi davanti al Prefetto di Vicenza si è tenuto il tentativo di conciliazione tra rappresentanti dei lavoratori e Amministratori e dirigenti del Comune di Vicenza. La richiesta di parte sindacale di sospendere l'invio di lettere che interrompono i termini di prescrizione a migliaia di dipendenti ed ex dipendenti comunali, non è stata accolta dai rappresentanti dell'Amministrazione che la considerano invece un atto dovuto.
Un atto dovuto per tutelare sè stessi, come ben spiega un noto quotidiano economico che incolliamo in calce, Di fatto l'amministrazione aveva davanti a sè due strade da percorrere: la prima era quella di difendere l'operato dei propri dirigenti e gli accordi che sono stati siglati nel passato fino in fondo davanti alla Corte dei Conti, garantendo a se stessa e ai cittadini la pace sociale, schierandosi dalla parte dei lavoratori, l'altra, invece, era la strada facile facile delle lettere che, come dipendenti, riceveremo nei prossini giorni: Con queste lettere le responsabilità ed gli effetti di queste ispezioni sono scaricate direttamente sugli stipendi dei lavoratori che nulla c'entrano con queste contestazioni e sui loro contenuti e sui presunti errori commessi da dirigenti ed amministratori presenti e passati.
Per questo da oggi la CUB e tutte le Organizzazioni Sindacali confermano lo stato di agitazione e, su mandato dell'assemblea dei lavoratori tenutasi il 15 gennaio, intraprendono una serie di mobilitazioni, manifestazioni, assemblee e lo sciopero dell'orario straordinario. Già perchè, con la grave carenza d'organico causata dal blocco delle assunzioni, è sufficiente bloccare il ricorso all'orario straordinario, che finora ciascun dipendente ha sempre garantito, per tenere aperti i musei, per consentire lo svoltimento del consiglio comunale e delle commissioni comunali in orario pomeridiano e serale, per tenere aperti le sedi municipali, per garantire la sicurezza dei vicentini e l'ordine pubblico, per garantire i servizi all'infanzia, per sostenere la città in caso di calamità naturali o di grandi eventi come le mostre in Basilica. Basta lo sciopero dell'orario straordinario per mettere in ginocchio i servizi comunali, ma questo i nostri amministratori, con la super dirigenza strapagata di cui si sono circondati, evidentemente lo mettono in secondo piano rispetto alla tutela di sè stessi e dei loro stipendi ed emolumenti esageratamente elevati. Invitiamo i cittadini a solidarizzare con i dipendenti comunali: sono lavoratori che da anni ci mettono la faccia sui servizi pubblici che quotidianamente portano avanti, nonostante il blocco dei contratti nazionali e la perdita di potere d'acquisto dei loro magri salari, nonostante la crisi economica in atto, che mette molti dipendenti comunali nelle condizioni di dover sopravvivere ed affrontare quotidianamente il problema di mutui e spese da pagare, sostenendo spesso famiglie monoreddito, con coniugi che hanno perso il lavoro. Su queste agormentazioni e fatti gravi, non ci possono bastare le rassicurazioni verbali del sindaco Variati che tardivamente ha interessato i propri referenti politici di Roma e l'ANCI, tantomeno i tentativi che l'assessore Zanetti compie in questi giorni di parlare e perdere il suo tempo a spiegare direttamente ai lavoratori la "bontà " della sua azione politica nell'inviare le lettere che bloccano i tempi di prescrizione ai dipendenti comunali.
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