Caos dipendenti comunali, lettera aperta di Bellotto al sindaco Variati
Domenica 23 Febbraio 2014 alle 18:28 | 0 commenti
Di seguito pubblichiamo la lettera aperta scritta da Ruggero Bellotto, Segretario Generale Cisl Funzione Pubblica Vicenza e indirizzata al sindaco del Comune di Vicenza Achille Variati per quanto riguarda i rilievi formulati dal MEF al Comune di Vicenza ed a quanto ne è conseguito sulla protesta dei dipendenti comunali.
Al Sindaco di Vicenza
Dr. Achille Variati
Chiarissimo Sindaco,
si trasmette la presente in relazione ai rilievi formulati dal MEF al Comune di Vicenza ed a quanto ne è conseguito.
In premessa si deve opportunamente osservare che ormai da molti anni, il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici è stato privatizzato, ma la loro "attività produttiva" è ancora compromessa da un sistema pubblico aggrovigliato su una giungla normativa che brulica di provvedimenti incomprensibili, contraddittori e persino retroattivi. Provvedimenti legislativi che funzionari, dirigenti, amministratori, revisori dei conti e persino ispettori non riescono o forse non possono allineare con coerenza e chiarezza per determinare risposte e servizi rapidi, efficaci e sicuri, originando così il caos delle omissioni, dei ritardi e delle irresponsabilità , un caos ben noto ai cittadini ed alle imprese e che aggredisce e dissolve la loro fiducia negli attori istituzionali e nelle stesse istituzioni. Da qui, la fallita esigenza istituzionale di "semplificare", ora divenuta l'urgente necessità di "riformare" la Pubblica Amministrazione.
In questo contesto si collocano i rilievi del MEF, tuttavia, ciò non assolve questa Amministrazione Comunale e tanto meno le precedenti, anzi, ne evidenzia le lacune.
La sostanziale e concreta reazione di codesta Amministrazione ai rilievi del MEF, è stata quella di "auto tutelarsi", prima con scarne ed inefficaci controdeduzioni, quindi scaricando gli "oneri" sul personale dipendente con una "messa in mora" determinata dai dirigenti previo l'avvallo della Giunta Comunale presieduta dalla S.V., un chiaro ed inequivocabile indirizzo.
Questi sono i semplici "fatti" che hanno innescato le forti azioni sindacali promosse a difesa della sacrosanta giustizia dovuta ai dipendenti del Comune di Vicenza. Lavoratrici e lavoratori che, oltre alla propria professionalità , offrono al "servizio pubblico" la loro passione ed il loro impegno superando generosamente il "dovuto contrattuale".
Non appare irragionevole rammentare che la Cisl Fp non alimenta la sterile contrapposizione cercando poi in essa il consenso del facile populismo, ma vigila sull'operato e si confronta con gli interlocutori istituzionali in relazione alle scelte che assumono e alle conseguenze che producono, in altre parole, misura i "fatti" tralasciando i colori politici di provenienza dell'interlocutore. La Cisl Fp rimane inoltre convinta che per risolvere le problematiche nel comune interesse dei lavoratori e dei servizi da assicurare a cittadini ed imprese, bisogna acquisire la competenza necessaria ad originare soluzioni percorribili, serve la capacità di costruire relazioni e la determinazione nel formulare le proposte agli interlocutori istituzionali che le devono attuare. Talvolta, ciò implica pure un percorso di giusta, forte e visibile protesta, costruito in una prospettiva di evoluzione che nella sua cronologia eleva sia la determinazione che i toni, evoluzioni indispensabili per evidenziare le responsabilità delle controparti spesso sorde.
Azioni sindacali avviatesi unitariamente e condivise dai 600 dipendenti presenti all'assemblea Cisl Cgil Uil dello scorso 15 gennaio, al cinema Odeon, tra queste: la proclamazione dello stato di agitazione; il sit-in e la fallita conciliazione in Prefettura del 22 gennaio 2014; il presidio e la riunione tra sindacati e Capigruppo del Consiglio Comunale di martedì 11 febbraio 2014; il blitz "romano" del 13 febbraio 2014 con il quale Cisl Cgil Uil locali e nazionali hanno incontrato sia il Sottosegretario di Stato Baretta che il Senatore Santini al fine di favorire l'utile e condivisa formulazione dell'emendamento risolutivo, circostanza in cui si è peraltro constatato il fattivo contributo della S.V., impegno che si deve riconoscere tanto quanto la critica precedentemete sottolineata. Occasioni in cui non sono certamente mancate forti critiche e duro confronto, a conferma che la Cisl Fp non concederà alcun sconto a chicchessia.
Con lo spirito sin qui illustrato si è giunti alla manifestazione di venerdì scorso, indetta dalla RSU del Comune di Vicenza ed alla quale la Cisl Fp ha aderito rappresentando il motivato e persistente malessere dei dipendenti comunali, tanto più a seguito di quanto avvenuto al Senato il giorno precedente.
Doveroso osservare che tale manifestazione è stata parzialmente caratterizzata da incursioni e atteggiamenti che non rappresentano certamente gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Vicenza: la strumentale presenza di "gruppi" completamente estranei all'iniziativa sindacale e persino alla vicenda, nonché la "caciara" (non certo riferita alle capanne in pietra sugli appennini centrali) e le "improprie" offese gridate, appunto, da urlatori. Non consentire al Sindaco di parlare, tentare di zittirlo con bestemmie urlate e con cori del tipo "Buffone" o "Topi di fogna, finirete alla gogna", è una palese mancanza di rispetto verso tutti quei dipendenti che dopo 90 minuti di manifestazione avrebbero preferito ascoltare la replica. Ma soprattutto, tali incursioni e atteggiamenti non aiutano in alcun modo a risolvere il problema dei dipendenti del Comune di Vicenza, anzi, appaiono invece funzionali ad alimentare la sterile contrapposizione cercando poi in essa il consenso del facile populismo, mera demagogia.
Incursioni ed atteggiamenti che la Cisl Fp di Vicenza non condivide affatto e dai quali si dissocia dunque con chiarezza. Venerdì scorso in Piazza dei Signori si è registrata una forte e giusta manifestazione di protesta, di sete di giustizia, pertanto non si dovrà consentire agli "urlatori" che hanno monopolizzato 15 minuti del complessivo evento, di mettere in ombra le ragioni dei tanti presenti.
Tornando invece all'emendamento "cassato", auspicando sia presto inserito in un adeguato ed urgente "veicolo" legislativo, si dovrà originare una parallela pressione affinché si risolva anche quella parte che altrimenti determinerà il recupero delle somme "illecitamente" lasciate nel Fondo per 6 anni a seguito dei trasferimenti di personale alla Scuola Statale e all'AMCPS, circa € 274.000,00 annui per un complessivo di € 1.644.000,00.
Tuttavia, considerando le difficoltà superate per ottenere l'intesa del MEF sulla stesura dell'emendamento comunque approvato dalla Commissione Bilancio del Senato e presupponendo quindi realisticamente che rimanga tale anche nell'ottimistica ipotesi che si traduca presto in Legge, si confida che la S.V. confermi l'intendimento già dichiarato nell'avvalersi del secondo comma per il recupero di dette risorse, generando quindi dei piani di razionalizzazione così come indicati dall'art. 16 - D.L. 98/2011.
Trattandosi di risparmi da generarsi previo il taglio di sprechi e diseconomie, preme rappresentare alla S.V. il rammarico della scrivente Federazione per non aver assunto tali orientamenti già nel passato, peraltro, due anni di colpevole ritardo se si considera che la Cisl Fp di Vicenza li aveva già insistentemente proposti a codesta Amministrazione nel 2011, segnalandoli quale strumento normativo corretto e funzionale (allegato alla presente), peraltro adottato da molteplici Amministrazioni Pubbliche tra le quali la Corte dei Conti.
In argomento, nell'attesa che si completi l'iter parlamentare necessario a realizzare gli auspici abbinati all'ormai noto "emendamento Santini", si chiede dunque alla S.V. di evitare il ripetersi di quanto già avvenuto con la "messa in mora" dei dipendenti e pertanto di orientare i dirigenti dell'Amministrazione Comunale ad astenersi dall'attuare qualsivoglia taglio agli stipendi del personale e tanto meno alle progressioni economiche in vigore.
In conclusione, seppur sinteticamente, si coglie l'occasione per segnalare alla S.V. che alla scrivente Federazione risulterebbe in via di attuazione una "velata privatizzazione" di un intero reparto dell'IPAB di Vicenza (40 posti letto), orientamento che risulterebbe peraltro assunto in regime di commissariamento. Appare improprio e superfluo descrivere qui le osservazioni avverse della Cisl Fp, ci si limita quindi a rammentare che la soluzione delle lacune per il quale è stato disposto il commissariamento spettano certamente al Commissario Straordinario, ma la programmazione della futura organizzazione dell'IPAB di Vicenza si ritiene debba essere determinata dal prossimo Consiglio di Amministrazione e comunque, dall'espressione dei cittadini di Vicenza, quindi, si chiede alla S.V. di verificare l'argomento segnalato e si confida in un incontro informativo con codesta Amministrazione.
Distinti saluti.
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