Opinioni | Quotidiano |

Canaletto, la mostra di Goldin e la statua di Napoleone

Di Citizen Writers Lunedi 28 Aprile 2014 alle 16:31 | 0 commenti

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Riceviamo da Ettore Beggiato e pubblichiamo - Nella splendida mostra “Verso Monet” ospitata nella Basilica Palladiana, Marco Goldin ci fa ammirare decine e decine di capolavori dell’arte pittorica mondiale, da Monet a Van Gogh, da Rembrandt a Cezanne, da Friedrich a Rembandt. In un tale contesto, rischia di passare inosservata una splendida tela del grande Canaletto intitolata “Veduta di Piazza San Marco dalla Torre dell’Orologio” datata 1731 (foto).

E’ un una testimonianza storica che ci descrive com’era Piazza San Marco a Venezia prima dell’arrivo di Napoleone; infatti il grande Canaletto  immortala, fortunatamente,  la chiesa dedicata a San Geminiano, opera del grande architetto Jacopo Sansovino.

La  chiesa, che si trovava proprio di fronte alla Basilica di San Marco, era particolarmente cara ai veneziani;  peccato che un infausto giorno arrivò a Venezia Napoleone, che nel suo odioso tentativo di stravolgere  Venezia rendendola una città come tante altre, pensò bene di radere al suolo la chiesa di San Geminiano e di costuirvi al suo posto una immensa sala da ballo…e non a caso quella parte di Piazza San Marco è ancor oggi conosciuta come “ala napoleonica”; ma oltre la tragedia anche la beffa… Oggi nello stesso posto troviamo il Museo Correr, e da qualche anno, complice il Comune di Venezia, è stato collocato un orrendo monumento che ritrae proprio il rapinatore corso che a Venezia e nel  Veneto tutto è ricordato come il più grande criminale che sia mai passato per la nostra Terra… mettere la statua di Napoleone in piazza San Marco è stata un’autentica, indecente provocazione e un insulto alla nostra storia veneta; sarebbe come mettere una statua di Hitler nel ghetto di Venezia…

Soffermiamoci allora di fronte al capolavoro del Canaletto alla mostra “Verso Monet” e ammiriamo quella chiesa che purtroppo non c’è più…


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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