Campo Marzo da Cibic alla ruota panoramica: a Vicenza tanti annunci e pochi risultati
Venerdi 11 Agosto 2017 alle 12:19 | 1 commenti
Del primo grande progetto, l'incarico andò a Matteo Quero con il coinvolgimento del famoso architetto Aldo Cibic, non tutte le opere sono state compiute. Era il 2009 ma la politica degli annunci, senza corrispondenza con i fatti, è continuata.
Si sono perse le tracce, ad esempio, anche dell'annunciata ruota panoramica che secondo il primo programma avrebbe dovuto illuminare Campo Marzo con 14 mila led tra il 4 aprile e il 29 giugno di quest'anno. L'azienda che porta l'attrazione in giro per l'Italia ha spiegato: "Causa manutenzione non se ne farà nulla". In compenso nel parco cittadino all'inizio dell'estate è stato spostata per la prima volta Festambiente. Un'operazione gradita anche dal quartiere dei Ferrovieri che nel parco Retrone ha ospitato unicamente il Ferrock. Violenza e spaccio, però, non si sono allontanate da Campo Marzo. Un festival provvisorio, proprio come le giostre settembrine, non basta per cambiare la problematicità di una zona difficilmente controllabile. Per quella sarebbero serviti dei punti di attrazione fissi. Proprio in questo senso si spingeva il progetto del 2009. Qualcosa è stato realizzato, ma non tutto, non abbastanza evidentemente. Di quell'iniziale disegno sono due le "attrazioni" costruite: l'area di sgambettatura per i cani (lato viale Eretenio) e la biblioteca verde. Delle due solo la prima è attualmente in uso, mentre la stazione di lettura è stata prima abbandonata dalla Bertoliana e poi dall'associazione Spritz letterario, nonostante un discreto successo iniziale.
Lo stesso Aldo Cibic ha dichiarato sulla stampa locale: "Progetti di questo tipo funzionano soltanto se c'è la volontà di farli durare nel tempo. Bisogna dare modo alla gente di riconoscere la nuova funzione, in modo che si attivi un meccanismo positivo». Il palco per la musica, lo speaker corner e la ludoteca non sono nemmeno mai partiti. Non è andata meglio nemmeno con le tante idee messe in atto dal consigliere con delega a Campo Marzo Stefano Dal Pra Caputo. I campi sportivi voluti nell'area affianco al Caffè Moresco sono durati una sola estate e senza entrare nel cuore dei vicentini. I chioschetti lungo il viale di Campo Marzo non hanno più trovato le simpatie dei privati disposti ad investire nel parco e chi lo fa ancora è costretto a recintare la propria zona di competenza. A distanza di anni e ormai due mandati del sindaco Variati i problemi restano nonostante gli investimenti dichiarati, anche se spesso si è trattato di operazioni quasi a costo zero.
E allora che fare? La risposta del centro sinistra sembra essere sempre la stessa: "animazione". Delle due l'una.
O non è quella giusta o servivano meno parole, più pazienza e più denaro: anima signori!.
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