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Campagnolo, sospesa procedura di mobilità: "ma presidio prosegue". Tappa di solidarietà e appello ai campioni Sella e Nibali

Di Edoardo Andrein Mercoledi 4 Febbraio 2015 alle 12:53 | 1 commenti

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I problemi alla storica azienda vicentina di biciclette Campagnolo vanno avanti da diversi anni: l'ultimo caso nel 2009 aveva portato a un'altra sessantina di esuberi. Cinque anni dopo la situazione pare ripetersi "ma questa volta non staremo zitti" ci dicono con decisione alcuni dei lavoratori attorno al presidio allestito davanti alla sede vicentina della fabbrica in zona industriale. In Romania Campagnolo negli ultimi dieci ha ha già delocalizzato 400 unità della produzione. E ora sindacati e lavoratori, giorno e notte a presidiare la protesta, vogliono chiarezza.

"Nei mesi scorsi c'è stata una lunga vertenza sul rinnovo contratto aziendale - spiegano Maurizio Ferron della Fiom Cgil e Raffaele Consiglio della Fim Cisl - ma a gennaio 2015 l'azienda si presenta con il conto, non si è più voluto discutere, scegliendo la via più semplice per un imprenditore per ridurre i costi".
L'adesione allo sciopero tra i 400 lavoratori vicentini ha raggiunto il 99 per cento tra gli operai, molto meno tra gli impiegati, fermi attorno al 30 per cento. 
"C'è la conspevolezza però che è un tema che riguarda tutti i lavoratori - proseguono i sindacalisti - giovedì 5 febbraio ci sarà il primo incontro con l'azienda di una serie di assemblee calendarizzate".
La notizia ancor più positiva è che "è stata sospesa la procedura aziendale - annuncia Ferron - dalla Campagnolo ci hanno scritto una lettera con la comunicazione della sospensione di procedura di mobilità, per iniziare a discutere insieme del problema: noi vogliamo una discussione sul progetto industriale, non sui licenziamenti".
Intanto il presidio nel capannone proseguirà a turno nelle 24 ore.
Il clamore della vicenda di una azienda conosciuta in tutto il mondo come Campagnolo ha attivato anche una serie di iniziative a sostegno, come la manifestazione in bicicletta, aperta ai cittadini e ai gruppi ciclistici vicentini (lettera di seguito), in programma domenica 15 febbraio, che partirà dalle ore 9.30 davanti all'azienda e dopo un giro per la città, passando davanti alla sede storica di corso Padova, arriverà in piazza Castello, sede dell'associazione industriali, perchè "non possono sempre stare zitti".
E il sogno è riuscire a coinvogere anche i professionisti vicentini, come Emanuele Sella, o campionissimi come Vincenzo Nibali (nella foto un cartello esposto davanti all'ingresso) che con i prodotti Campagnolo ha vinto Giro e Tour de France.
 
Presidio Campagnolo 

Vicenza, 02 febbraio 2015

Spett.li Presidenti dei Gruppi ciclistici vicentini

spett.li soci

loro sedi

 

OGGETTO:    DOMENICA 15 febbraio 2015 - VICENZA CITTA' DELLA BICICLETTA

                      INVITO A MINI TAPPA CICLISTICA DI SOLIDARIETA' IN DIFESA DEL LAVORO                

 

Caro Presidente

carissimi soci

 

Avrete sicuramente avuto notizia della decisione della ditta Campagnolo di Vicenza di aprire una procedura per il licenziamento di 68 dipendenti, come conseguenza del progetto di trasferimento in Romania di parte delle attività produttive e logistica.

Tale questione pone ovviamente un problema diretto e concreto, che riguarda il lavoro e l'occupazione nello stabilimento vicentino e quindi il destino di quelle lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie. Per altro in un'azienda che ha i bilanci in attivo.

Certamente sono molti i casi di licenziamenti negli ultimi anni, frutto della crisi ma anche di scelte industriali sbagliate, di delocalizzazioni, mancati investimenti ecc. Questo rende ancora più grave la situazione di quelle persone che perdono il lavoro e rischiano poi di non trovarlo più.

Proprio per questo riteniamo che questa vicenda abbia anche una valenza sociale e simbolica che va ben oltre i confini dello stabilimento e del solo rapporto tra lavoratori e impresa.

Innanzi tutto rischia di essere una pericolosa scorciatoia la scelta di liberarsi di persone che lavorano anche da diversi anni, come se fossero cose vecchie da buttare in nome di non si sa quale risparmio si costi, perdendo con esse anche un prezioso patrimonio di competenze e professionalità che è la vera ricchezza di un'azienda.

Inoltre, la Campagnolo, nata oltre 80 anni fa, si è sviluppata ed è diventata un marchio di successo del Made in Italy, non solo grazie all'intelligenza e alla capacità dei suoi fondatori ma anche grazie a un  territorio fatto di istituzioni, scuole, comunità locale che ha saputo fornire servizi e soprattutto mani, intelligenze, professionalità dei tanti lavoratori, tecnici e dirigenti che hanno lavorato e tutt'ora lavorano in quell'azienda.

Ma un territorio che ha messo a disposizione anche la passione e l'orgoglio dei tantissimi ciclisti; una passione che ha permesso all'azienda e al marchio di diventare grandi.

Per questo l'azienda ha anche una responsabilità sociale verso il territorio che la ospita anche come difesa di quel “Made in Italy” che non può essere una finzione, ma un reale fattore distintivo in un mercato globalizzato.

L'esito di questa vertenza, con le sue possibili conseguenze, non è ancora definito; per questo come rappresentanti sindacali, insieme ai lavoratori tutti, siamo impegnati a fermare questo progetto di delocalizzazione sbagliata che, così come è stata spiegata, sembra un puro strumento per ridurre i costi a danno dei lavoratori.

Chiediamo alla Direzione aziendale di ritirare i licenziamenti e di ridefinire un piano industriale che garantisca gli investimenti e le produzioni nello stabilimento di Vicenza.

 

A sostegno di questi obbiettivi ed in difesa di un autentico Made in Italy, delle produzioni e dell'occupazione nella nostra Provincia;

INVITIAMO TUTTI I GRUPPI CICLISTICI CON I LORO COLORI SOCIALI E ANCHE TUTTI I CITTADINI A PARTECIPARE A UNA:

MINI TAPPA CICLISTICA

DOMENICA 15 Febbraio 2015

L'iniziativa ha ovviamente il il significato di richiamare alla responsabilità dell'impresa verso il territorio e la necessità di dare un esito diverso e positivo a questa vicenda ma vuole essere anche il segno di una vicinanza e solidarietà ai lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, ma più in generale ai tanti nostri giovani e alle tante donne e uomini vicentini che si trovano già in questa situazione.

I rappresentanti sindacali aziendali

Le Organizzazioni sindacali FIOM CGIL – FIM CISL

Le lavoratrici e i lavoratori della Campagnolo


Commenti

Inviato Mercoledi 4 Febbraio 2015 alle 14:11

Ecco come si distrugge un marchio e come si rende povera la comunità. Se è questa la politica Europea di Renzi siamo alle corde. Certe cose non dovrebbero essere permesse per legge. Si porta la Storia di un'azienda, i brevetti, le conoscenze sviluppate in 100 anni di studio, in Romania. A quale scopo? Sono affamatori del nostro territorio. Dicono lo vuole l'Europa, la libertà di circolazione, delle merci, delle idee. Mai sentito che in Romania ci siano idee, solo manovalanza da sfruttare. Amen
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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