Calearo? Un problema sociale, lo dice anche Luca Telese a Bassano
Lunedi 23 Aprile 2012 alle 10:46 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 232
Abbiamo approfittato della sua serata alla Libreria La Bassanese per fare alcune domande a Luca Telese.La cronaca politica, che sta mettendo in luce alcune verità molto poco edificanti, sia a destra che a sinistra. Cosa ne pensa, infatti, degli episodi che hanno coinvolto i vertici della Lega Nord?
Partiamo da un presupposto, e come avrebbe detto Montale, ci troviamo di fronte ai Bossi di seppia. La Lega Nord ha propugnato nel corso degli anni l'idea di Roma ladrona ed oggi si trova a dover giustificare l'utilizzo di un incredibile afflusso di denaro da parte di un ex autista di un esponente della Prima Repubblica che li va ad investire in Tanzania?
Passiamo dall'altro lato della barricata. Come giudica l'episodio che recentemente ha visto protagonista il vicentino Massimo Calearo?
Calearo è un autentico problema sociale! Un uomo che sostiene di non avere più fiducia nel parlamento, di non riconoscersi più in determinati schieramenti al punto da saltare dal PD a Scilipoti dovrebbe dimettersi. Ma lui che fa? Non si dimette perché ha un mutuo da pagare! Poverino... Ma i complimenti maggiori vanno fatti a Veltroni che gli ha permesso di essere candidato nel suo schieramento. Il problema è che determinati personaggi andrebbero radiati, non portati agli onori. La gente farebbe bene ad incavolarsi
In Veneto si stanno verificando sempre più spesso episodi luttuosi. Molti piccoli imprenditori, non riuscendo a far fronte alle spese e agli impegni, si suicidano. Da cosa dipende?
Dipende da un'incredibile senso del dovere che soprattutto in questa regione, sia pur piena di contraddizioni, si sente più che in ogni altra parte dello Stivale. Un imprenditore prima di arrivare ad una decisione così drastica, da samurai, le prova tutte, ma spesso si trova di fronte ad un regime bancario che non solo non lo aiuta, ma lo mette in difficoltà . Anche questo è piuttosto inconcepibile, perché come si fa ad accettare che gli istituti di credito non diano prestiti quando loro in questo momento hanno dei tassi di interesse agevolatissimi? La BCE presta alle Banche italiane danari perché loro diano credito a chi ne ha bisogno. Se un imprenditore ha bisogno di liquidità , la Banca deve concedere prestiti. Quando si è con l'acqua alla gola con un pazzesco senso del dovere e della legalità poi ci si trova a fare i conti con la triste realtà di chi alza bandiera bianca per evitare la vergogna
In questa logica si ritrovano anche quei lavoratori che pur di sbarcare il lunario accettano lavori sottopagati che prima non avrebbero mai preso in considerazione
Assolutamente vero. Molto spesso anche tanti laureati accettano questo tipo di occupazione, spesso a scapito anche di extra comunitari. Di qui poi nascono, e aumenteranno, anche alle frizioni sociali. Ma in un paese che vuole definirsi civile, che negli anni '80 si vantava di essere una delle 7 potenze più importanti al mondo, possibile che il governo non intervenga in maniera importante? La riforma dell'articolo 18 è qualcosa di aberrante, e l'unica a protestare immediatamente è stata Susanna Camusso. Tutti gli altri sindacati hanno taciuto salvo poi rinsavire dopo numerose mail di protesta pervenute dagli stessi iscritti. Ma dobbiamo arrivare a questo? Bisogna per forza protestare? Io credo che si possa fare una buona politica usando solo il buon senso
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.