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Caldogno, l'amministrazione si oppone al ricorso di Italia Nostra contro il Pat

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 26 Luglio 2012 alle 19:58 | 0 commenti

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Comune di Caldogno - Durante la seduta di ieri sera il sindaco ha comunicato di aver già dato incarico di resistere al ricorso presentato da Italia Nostra contro il Pat. Tra gli altri temi discussi, l'approvazione del progetto del bacino d'invaso e le modifiche ad alcuni regolamenti comunali.

L'amministrazione del Comune di Caldogno contesta i rilievi mossi da Italia Nostra contro il Pat. Il tema è stato al centro del dibattito del Consiglio Comunale di Caldogno riunitosi ieri sera, mercoledì 25 luglio.

Il ricorso presentato da Italia Nostra sul Piano di Assetto del Territorio (Pat) riguarda in particolare i progetti complessi del Centro Equestre - Borgo Rurale & Green Housing e del Parco Tecnologico. Il Comune di Caldogno ha subito dato incarico all'avvocato Alessandro Lolli, ordinario di diritto amministrativo dell'Università di Bologna, di resistere.
«Prendo amaramente atto di questo atteggiamento negativo e assolutamente mai propositivo di Italia Nostra - commenta Marcello Vezzaro, sindaco del Comune di Caldogno - una condotta che fa emergere il non rispetto verso chi, all'interno dell'amministrazione pubblica, lavora per il bene della comunità. Il PAT è stato portato avanti in co-pianificazione con la Provincia e la Regione, quindi nel più ampio rispetto dei vincoli soprattutto ambientali. Le loro contestazioni sono sulle proposte fatte dai promotori, sulle idee e sulla programmazione dell'amministrazione, prima ancora della fase esecutiva e su degli accordi consolidati e sottoscritti da entrambe le parti. Valuteremo anche il danno economico e le spese che ne potrebbero derivare, riservandoci la possibilità di rivalsa».
Tra gli altri argomenti trattati in Consiglio Comunale, la presa d'atto del lascito testamentario di 20mila metri quadrati di terreno agricolo di Luciana Baghin, cittadina calidonense recentemente scomparsa. Secondo il suo volere, e alla presenza nel corso della seduta di due fratelli della defunta, il Comune di Caldogno si è impegnato a prevedere in questa zona la realizzazione di una o più strutture a servizio di portatori di handicap, fisico o mentale, al fine di ospitarli e di assicurare loro cure continue.
Approvata poi una variazione al bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2012 per un importo totale di 20mila 871 euro, nel rispetto del principio di pareggio e conservando inalterati gli equilibri dello stesso.
Per quanto riguarda i regolamenti, invece, l'amministrazione di Caldogno ha ritenuto opportuno dotarsi di una normativa comunale specifica sulle Spese di Rappresentanza, ossia su tutti quei costi che il Comune deve sostenere in particolari occasioni che possono suscitare e consolidare l'interesse di soggetti esterni e dell'opinione pubblica in genere. Correlate strettamente alle finalità istituzionali del Comune, le spese di rappresentanza verranno gestite dal funzionario responsabile della Struttura Servizi Socio-Cuturali e saranno soggette ad approvazione da parte della Giunta Comunale.
Sul regolamento della Polizia Locale dell'Unione dei Comuni di Caldogno, Costabissara e Isola Vicentina, il Consiglio Comunale ha analizzato e approvato alcune modifiche richieste dalle associazioni venatorie locali sul mantenimento, la protezione e la tutela degli animali, con particolare riferimento a uccelli, cani e specie selvatiche. Tra queste, l'aumento della superficie disponibile delle recinzioni per i quattro zampe, il divieto d'uso di collari con aculei interni o di dispositivi a scarica elettrica e l'obbligo per i proprietari che portano a passeggio i loro animali in zone pubbliche di avere con sé l'attrezzatura idonea per la raccolta delle deiezioni.
Il Gruppo Caldogno Terra Nostra ha fatto notare che non ha avuto spazio sul notiziario comunale. Il Sindaco ha risposto che non è stato dato a nessun gruppo politico, nemmeno alla maggioranza, perché nel giornalino si dava notizia solo sull'andamento dei lavori dell'amministrazione. Lo spazio viene sempre dato in occasione del notiziario di fine anno.
«Durante i consigli comunali il gruppo Caldogno Terra Nostra non partecipa ai lavori e, soprattutto in merito ai processi complessi del PAT, non ha mai indicato nuove proposte o miglioramenti da applicare alle idee dei privati. Il ruolo di un consigliere comunale dovrebbe essere invece quello di avviare, attraverso gli strumenti concessi dall'amministrazione in particolare le commissioni consiliari, attività di interesse per il paese che puntino allo sviluppo e all'arricchimento del territorio e migliorino la qualità della vita dei nostri cittadini» spiega il primo cittadino Vezzaro.
Approvata poi una variazione al bilancio di previsione dell'esercizio finanziario 2012 per un importo totale di 20mila 871 euro, nel rispetto del principio di pareggio e conservando inalterati gli equilibri dello stesso.
Su Cresole, invece, durante la seduta è stata approvata una richiesta relativa alla divisione di ambito di un piano di lottizzazione, imponendo vincoli importanti sulla diminuzione delle cubature sviluppabili, la viabilità e le attenzioni ambientali e di sicurezza idrogeologica.
Il Consiglio Comunale è terminato con alcune comunicazioni del Sindaco tra cui l'approvazione del progetto definitivo del bacino d'invaso. Ora si dovrà attendere l'ordinanza del commissario che disporrà l'assegnazione dei fondi per la realizzazione. A breve si svolgerà la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori. Su questo tema il primo cittadino ha sottolineato poi che si sono conclusi gli accordi con i signori Canale per lo spostamento delle loro abitazioni in zona Tomasina a Caldogno di proprietà di Domenico Canale, vicine al futuro bacino d'invaso. «Li ringrazio per la loro disponibilità - sottolinea il Sindaco Vezzaro - ora l'accordo sarà inviato alla Regione Veneto che potrà così predisporre la gara d'appalto per l'ampliamento del bacino anche nella zona interessata».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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