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Bacino di laminazione di Caldogno, adottato il primo piano degli interventi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 1 Febbraio 2013 alle 13:18 | 0 commenti

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Comune di Caldogno  -  Nel corso dell'ultimo consiglio comunale straordinario l'amministrazione di Caldogno ha adottato il piano urbanistico sulle opere di sicurezza lungo il Timonchio. Le famiglie espropriate potranno ricostruire in via Tomasina.

Adottato il primo Piano degli Interventi (P.I.) per il bacino antialluvione. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale straordinario del 30 gennaio, il Comune di Caldogno ha deliberato sull'adozione del piano urbanistico "Individuazione del Bacino di Laminazione lungo il torrente Timonchio e opere complementari".
Si tratta di un Piano degli Interventi "tematico". Rende infatti operativo il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), approvato nel giugno 2012, in riferimento specifico alle opere di sicurezza lungo il torrente Timonchio, alla demolizione delle abitazioni nell'area destinata al bacino e alla loro riedificazione.
Come dichiara il decreto del 19 novembre 2011 della Regione Veneto, il progetto del bacino di laminazione lungo il Timonchio è un'opera di pubblica utilità. Da qui l'urgenza dei lavori e degli espropri. A questo proposito, secondo l'accordo sottoscritto il 22 novembre 2012 tra la Regione Veneto, il Comune di Caldogno e le tre famiglie soggette all'esproprio, i Sig.ri Canale potranno ricostruire le loro abitazioni in via Tomasina, usufruendo di un indennizzo.
«L'adozione del primo Piano di Intervento è un passo concreto verso la realizzazione del bacino di laminazione, necessario per la messa in sicurezza idrica del territorio», afferma il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro, che prosegue: «Con il P.I. il Comune di Caldogno conferma inoltre l'assunzione di tutti gli impegni nei confronti delle famiglie espropriate. Un ringraziamento particolare alle famiglie Canale per la disponibilità sempre dimostrata».
«Era necessario adottare rapidamente un P.I. tematico, a seguito dell'urgenza dei lavori per la costruzione del bacino d'invaso e la riedificazione delle abitazioni delle tre famiglie Canale», dichiara l'assessore all'urbanistica di Caldogno Alberto Moschini.
Il Piano degli Interventi, oltre ad attendere i tempi dell'ordinario iter amministrativo, per l'approvazione definitiva dovrà essere sottoposto al parere di compatibilità idraulica da parte del Consorzio di Bonifica "Alta Pianura Veneta" e dell'Ufficio Regionale del Genio Civile di Vicenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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