Caffè moresco agli Alpini di Vicenza: sogno di mezza estate... di Variati due anni fa
Domenica 9 Luglio 2017 alle 18:22 | 2 commenti
Il Corriere del Veneto il 1° agosto del 2015 riportava la notizia che la Giunta Comunale di Vicenza, sindaco Achille Variati pro tempore, voleva imitare quella di Bassano e affidare il Caffè Moresco in Campo marzo alla Sezione Alpini di Vicenza, facendone anche una "sorta" di presidio in una delle zone degradate della città . Tutto, riporta la notizia giornalistica di allora, si sarebbe dovuto concludere in un mese. Passato il mese, direi quasi due anni dopo, tutto è come prima, il caffè è chiuso e l'unica realtà è che il porticato non è più un dormitorio, ma, come ben si sa, ciò che non è curato, vedi il restauro di Porta Santa Croce, finisce per degradarsi ulteriormente.
Pensare che il Sindaco Variati (notizia del 14 gennaio 2016) aveva ben accolto pure la notizia che lo storico ritrovo si poteva trasformare in un caffè letterario di stampo europeo e il parco che lo circonda in una grande area da vivere.
Come al solito, il Sindaco si è innamorato velocemente della prospettiva, come di tante altre, ma come per tante altre è infedele, perchè non porta mai a compimento l'unione. Questa inconcludenza è una condizione tipica dei politicanti, more antiquo, che fanno promesse alle circoscrizioni, alle associazioni, ai singoli cittadini ecc. ecc..
Nel caso del Caffè Moresco ci si chiede come mai non abbia avuto la possibilità di aprire: mancano i permessi del Comune, gli Alpini si sono ritirati come il precedente gestore? Non è dato sapere. Ma con una piccolissima dose di malizia, quella che si conviene per una piccolissima e non propriamente capace amministrazione, è che questa d'innamora ogni giorno di qualcosa di nuovo (vedi nuovi parchi, nuovi progetti di alberghi, nuovi impegni ecc.) e non riesce a fecondare e far nascere quello che in precedenza aveva destato la sua passione.
E pensare che vi è chi pensa addirittura di prolungare l'era di Variati, così dopo dieci anni, quasi, di inconcludenza, si dovrebbe pure pensare di continuare. Forse si può porre rimedio con un vero impegno per Vicenza, dove le forze sane abbiano anche il coraggio di porsi come nuovo e fattibile programma e di abbandonare quelle che politicano e pensano magari di riproporsi.
Il tempo che ci separa dalle prossime elezioni amministrative deve portare un vero dibattito di cambiamento, escludendo per inconcludenza proprio le forze che finora hanno "occupato" l'amministrazione comunale di Vicenza per la quale non meritano nemmeno una medaglia di cartone.
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