Caccia, Stival: violare leggi non è fare interessi dei cacciatori
Giovedi 13 Dicembre 2012 alle 15:54 | 0 commenti
Regione Veneto  - "La Regione ha sempre tutelato gli interessi dei cacciatori veneti e mai come quest'anno ha combattuto, vincendo, numerose battaglie di fronte ai tribunali amministrativi e districandosi nei meandri delle normative comunitarie e nazionali. Il risultato è stato che i nostri cacciatori non hanno perso né quantità né qualità delle specie cacciabili. Se Confavi vuole fondare un partito, questo è sicuramente il momento giusto, visto che ne nasce uno al giorno. Faccia pure, i cacciatori sono gente seria anche nella veste di elettori e sapranno certamente valutare la serietà dell'iniziativa".
Con queste parole l'assessore alla caccia della Regione del Veneto Daniele Stival risponde al duro attacco rivoltogli oggi sulla stampa dalla presidente di Confavi Maria Cristina Caretta.
"Nella sua abituale foga - aggiunge Stival - la presidente Caretta dimentica ad esempio che i problemi affrontati quest'anno dal Veneto sono toccati a tantissime altre Regioni italiane e sono derivati da una direttiva europea del 30 novembre 2009, recepita dalla Stato italiano nel 2010 e applicata quest'anno per la prima volta. Una direttiva sicuramente discutibile, ma assai poco presidiata da chi rappresentava a Bruxelles gli interessi del Veneto e dei suoi cacciatori, e non toccava certo alla Regione".
Quanto al calendario venatorio, Stival ricorda che "ci hanno provato in tutti i modi ad affossarlo con i ricorsi al Tar, dove però le buone ragioni della Regione sono state ampiamente riconosciute dai giudici amministrativi, così come la correttezza degli atti adottati. Se proprio vogliono fare una Class Action, consiglierei a Confavi di rivolgersi a certe associazioni ambientaliste".
Sulla caccia in deroga, l'assessore fa presente che "la delibera di Giunta fu bloccata in Consiglio a fronte di pesanti e inequivocabili pareri contrari dell'Unione Europea e del Governo nazionale" e che "se fossimo andati avanti violando la legge, allora sì avremmo creato danni irreparabili ai nostri cacciatori".
"Se la linea di Confavi è quella di andare contro le leggi - conclude Stival - facciano pure, ma non è certo violando le norme che si difendono i diritti dei cacciatori. In questi due anni la Regione ha difeso con successo tutto ciò che era concretamente difendibile, ed ha vinto su più fronti".
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