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Busato: la "piovra verde" nemica del Veneto cerca il morto?

Di Citizen Writers Venerdi 27 Febbraio 2015 alle 17:38 | 1 commenti

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Gianluca Busato, presidente di Plebiscito.eu, fa una riflessione sulla Lega Nord e l'indipendenza per il Veneto

Sono al potere da 25 anni. Sono andati a Roma nel nome del Veneto, della Lombardia e delle regioni del nord. Non hanno portato a casa niente per la propria Terra, se non miseria e degrado sociale. Si sono riempiti il portafogli, a suon di diamanti e di investimenti in Tanzania. Hanno fallito su tutti i fronti, cambiando slogan ogni due anni.

Prima l’autonomia, poi il federalismo, poi la secessione, poi ancora il federalismo fiscale, poi la devolution, poi il federalismo a geometria variabile, poi la macroregione e ora il no euro.
Se c’è una ragione che più delle altre spiega perché l’indipendenza del Veneto ancora non è avvenuta questa è la presenza della Lega nelle istituzioni italiane. Vi ricordate come si sono comportati un anno fa, in occasione del referendum di indipendenza del Veneto? I militanti ci hanno appoggiato e i dirigenti fino all’ultimo minuto ci hanno ostacolato, cercando di fare confusione e organizzando banchetti in concorrenza al Plebiscito Digitale il 1° marzo. Poi, travolti da 2,1 milioni di Sì su 2,3 milioni di votanti, hanno cercato di cavalcare l’onda indipendentista, per smorzarla e tornare ai loro affari di sempre.
Seduti di fianco di volta in volta ai ministri farabutti o ai ladri del Mose non hanno mai visto niente e li hanno anche nominati loro assessori in regione. Ingannando in primis i loro militanti in buona fede e tradendo l’intero Popolo Veneto.
Hanno costruito una ragnatela di potere infinita, che si è intrufolata ovunque: nei comuni, nelle province, in regione, nella burocrazia, nella magistratura, nelle televisioni, nei giornali. La piovra verde è il più grande avversario dell’indipendenza, perché con lo stato italiano hanno mangiato a sbafo, a nostre spese, e si sono costruiti un impero. Oggi hanno calato la maschera e hanno fatto l’ennesima piroetta del ragazzotto nuovo segretario eterno fuori corso che ha piantato le tende nella tv di stato compiacente a nostre spese si sono trasformati nei difensori dell’italianità e vanno a manifestare a Roma Ladrona, oggi diventata Roma Poltrona. Magari i loro dirigenti – da irresponsabili e provocatori di professione – cercano anche il morto per cavalcare lo scontro sociale.

Il nemico dell’indipendenza del Veneto ha un nome ben preciso, la partitocrazia italiana, che in Veneto si chiama Lega. Sradichiamola dalla nostra Terra una volta per tutte, facciamo soffiare impetuoso il vento dell’indipendenza. Votiamo e facciamo votare in massa il Parlamento Veneto dal 15 al 20 marzo 2015. Registriamoci su www.plebiscito.eu per ottenere il nostro codice di voto: prendiamoci la nostra libertà.


Commenti

Inviato Sabato 28 Febbraio 2015 alle 12:42

Invece di spiegare le ragioni di una scelta rivoluzionaria come l'Indipendenza, ancora una volta Come Sempre, si sprecano decine di parole, vocaboli, aggettivi, accuse e contromosse, per dir male dell'avversario. Siamo sempre ed ancora in campagna elettorale dove, le bugie, le panzane, le favole...per adulti la fanno da padroni. Domanda, chi paga l'Indipendenza? Come si inizia? Con la scuola Veneta? Con Poste Venete? Con il Servizio Sanitario Veneto? Chi asfalterà le strade? E l'Inps con le pensioni come la mettiamo? DOVE ANDIAMO A PRENDERE I SOLDI? E IL Mose chi lo paga? Forse Galan che ancora percepisce lo stipendio da deputato dellla Repubblica ex Ministro, da non credere. Se l'indipendenza parte con questi presupposti o personaggi che, ad ogni elezione compaiono...siamo apposto? Ecco perchè dopo tante militanze non credo a nessuno. Amen. Mala tempora currunt.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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