Quotidiano | Categorie: Politica

Variati pensa a giunta e provvedimenti futuri

Di Martina Lucchin Martedi 28 Maggio 2013 alle 15:27 | 0 commenti

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Il secondo atto di Achille Variati sindaco ha inizio questa mattina nella stessa sede di piazza delle Poste che ha accolto ieri sera i festeggiamenti inaspettati e, forse per questo, ancora più goduti. Spetta quindi al coordinatore della campagna elettorale del primo cittadino, nonché suo ex portavoce – e molto probabilmente anche futuro, vista la complicità dei due , il compito di sciorinare ed analizzare i numeri che hanno decretato la vittoria. (a seguire comunicato ufficiale)

Liquidata velocemente la questione dell’affluenza, “in calo di 20 punti percentuali causa il mancato traino delle politiche”, si guarda ai voti assoluti. Quelli che hanno determinato di fatto l’espansione della base politica di Variati. In relazione alle amministrative passate Variati incassa 6.600 voti in più (circa il 30 per cento), mentre Manuela Dal Lago perde rispetto alla pidiellina Lia Sartori 12 500 voti. Ma il dato interessante, come sottolinea Bulgarini, emerge dal raffronto con le politiche di tre mesi fa: sono aumentate infatti le preferenze dei vicentini verso la coalizione Pd, Udc e Variati sindaco rispetto a quanto ottenuto da Pd e Udc insieme nel voto di fine febbraio. Dai numeri si traggono quindi le debite riflessioni. Il merito, secondo Bulgarini, è tutto da imputare alla straordinaria “capacità di raccogliere consensi di provenienza politica diversa” del condottiero Achille. La sua persona ha infatti portato circa 6 000 voti che non sono invece confluiti nelle liste che lo sostengono. Il probabile voto disgiunto dei pidiellini che hanno così vendicato il trattamento ricevuto dalla loro candidata sindaco di cinque anni fa, la straordinaria disgregazione del centro destra e una Dalla Lago senza artigli, non sono minimamente presi in considerazione però nel ragionamento dello stratega politico ad interim. E anche il balzo del Partito Democratico, che ha raggiunto quota 30 per cento, è imputabile al “traino” del primo cittadino, secondo Bulgarini.

La parola passa quindi ad Achille Variati che promette di rispondere al “grande atto di fiducia ricevuto dai cittadini” con scelte coraggiose e un “profilo che sarà ancora più libero”. Il sindaco annuncia poi che a pochi giorni dalla sua proclamazione ufficiale, prevista al più tardi per giovedì, riferirà i nomi degli otto assessori che comporranno la prossima giunta comunale. Di questi, tre saranno sicuramente donne. Ci saranno poi anche giovani e persone non pescate tra i candidati. Il criterio di selezione è infatti quello della “competenza e del rapporto positivo con me”, riferisce Variati. Mentre non peseranno in maniera determinante i risultati che i candidati hanno ottenuto alle urne. Incalzato dai giornalisti Variati sottolinea che il tempo in cui i sindaci erano alla pari di “un notaio” che segue le direttive dei partiti è finito. “Questa sarà la mia squadra. E spetta a me che ho ottenuto il consenso diretto costruirla”, afferma più volte il sindaco.

Nessun timore invece per la futura opposizione: “considererò tutte le proposte attente, per le polemiche mi girerò dall’altra parte”. E l’incombenza peggiore per il futuro prossimo? “la burocrazia regionale e del Paese che potrebbe ritardare opere come il bacino di laminazione e la tangenziale nordest”. Per la burocrazia di Vicenza, invece, è già pronta una “rivoluzione”.

Variati 2013 - “Di fronte ad una ricandidatura, i cittadini fanno prima di tutto un esame del lavoro svolto nel mandato. Così hanno fatto i vicentini e hanno premiato 5 anni di concretezza ma anche di audacia. 5 anni in cui sono stati risolti nodi difficili. Questa investitura diretta, al primo turno, è un atto di fiducia che è per me una grande responsabilità. Me ne farò carico con la forza e il coraggio di realizzare le proposte che abbiamo lanciato in campagna elettorale. E come sono stato in questi anni, continuerò ad essere un sindaco libero, alla guida di una squadra che sceglierò guardando prima di tutto alla competenza. Lavoreremo per il bene della città in un’ottica di unità e di rispetto per l’opposizione per far crescere la democrazia della nostra città”. Sono queste le parole con cui il sindaco di Vicenza Achille Variati è tornato questa mattina a commentare la vittoria ottenuta ieri al primo turno nelle elezioni amministrative di Vicenza.

Prima delle parole del sindaco, il coordinatore della campagna Vicenza 2013 Jacopo Bulgarini d’Elci ha presentato un’analisi del voto: “Questo voto è il riconoscimento della leadership e del lavoro di chi in questi 5 anni è diventato un sindaco capace di unire e di aggregare elettorati diversi. Nel raffronto con le amministrative del 2008, pur nel calo dei voti validi (circa 16 mila in meno), la coalizione di Variati ha segnato un incremento di 6600 voti assoluti (circa +30%). Se si fa il paragone con le politiche di febbraio ci sono 12 mila voti in meno complessivi, eppure la base di Variati ha aumentato la sua dote di circa 10.600 voti (60% in più). Con una percentuale di fatto raddoppiata: Pd e Udc (più Centro Democratico) avevano raggiunto a febbraio il 27% rispetto al quasi 54% totalizzato ieri dal sindaco uscente. Un secondo elemento: ieri Variati ha vinto con 27 mila voti. Le tre liste ne raccolgono circa 22 mila. Questo significa che di fatto Variati, da solo, ha portato alla base politica altri 5342 voti (assegnati al sindaco e non collegati ad una delle tre liste). Altro dato significativo è che tutte e 3 le liste hanno vinto, migliorando il proprio risultato senza però erodere voti alle altre. Il Partito Democratico ha ottenuto un ottimo risultato grazie anche all’identificazione con Variati, fin dall’inserimento del nome del sindaco nel simbolo. La lista civica, come da impostazione della strategia elettorale, ha saputo raccogliere - senza togliere voti al Pd - quella disponibilità dei cittadini a votare il progetto civico di Variati, al di là dei partiti. Una disponibilità che nei sondaggi emergeva nel bacino degli indecisi o del non voto: l’80% di questi affermava infatti un enorme consenso verso l’operato del sindaco. Questo ha trasformato per tanti questo primo turno in un voto di ballottaggio, tra due candidati”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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