BPVi, Iorio e il suo staff controllati da un board referenziato e il revisore diventa Pwc
Lunedi 30 Maggio 2016 alle 13:40 | 0 commenti
In attesa della assemblea dei soci convocata per il 7 luglio, data nella quale l’azionista Quaestio (99,33 per cento del capitale) insedierà uomini di propria fiducia al vertice della Banca Popolare di Vicenza, sono iniziate le grandi manovre. Secondo quanto risulta, Quaestio avrebbe infatti già presentato alle autorità bancarie europee di Francoforte una lista di nomi autorevoli e indipendenti che rappresentano i candidati al prossimo consiglio di amministrazione della Vicenza. L’idea di base è molto anglosassone. Ci sarà un board estremamente referenziato, che controllerà l’agire dei tecnici, in particolare dell’amministratore delegato Francesco Iorio e del suo staff. Non ci sono evidenze infatti di una possibile sostituzione dello staff allestito da Iorio, che dovrebbe quindi continuare la sua opera.
Anzi, iniziarla, perché da quando Iorio è arrivato – 1 giugno 2015 – la quotidianità si è riempita di altre emergenze: dalle verifiche della Guardia di Finanza e della Banca centrale europea, alla trasformazione in spa, fino al progetto (naufragato) di quotazione.
Nel frattempo la banca – che nei fatti è ferma dall’aprile dello scorso anno – ha perso appeal con la clientela e soffre un ripetuto calo di liquidità e depositi. Non sempre poi i rapporti con i collaboratori dello staff dirigenziale sono idilliaci da parte dei primi riporti e, in qualche caso, vi è una netta scollatura nel rapporto coi (vecchi) soci. Difficile inoltre pensare a un futuro stand alone: più probabile una «de-venetizzazione» dell’istituto e la ricerca di un partner solido.
L’azionista Atlante dovrebbe insomma lasciar carta bianca al management. Sembra possibile solo un affiancamento nel ruolo di cfo, il responsabile della finanza. Massimiliano Pellegrini ha ampiamente soddisfatto le attese, ma il suo punto di osservazione è strategico e interessa molto anche all’azionista, per avere costantemente il polso della situazione. Potrebbe quindi esserci un affiancamento. Si è fatto il nome di Alessandro Castellano, oggi amministratore delegato di Sace, ma sembra più probabile un’altra soluzione.
Iorio, superate le emergenze, deve ora iniziare a fare l’amministratore delegato, ricostruendo un rapporto con la clientela che non può prescindere dalla volontà di ristorare quanti hanno subito danno dal comportamento delittuoso degli ex vertici della popolare. Proprio venerdì scorso si è arrivati alle prime due transazioni con soci finanziati. È un inizio, ma ora servono i tavoli di conciliazione. Il cda, nella riunione di giovedì scorso, ha anche avviato la pratica per la risoluzione dell’incarico di revisore a Kpmg, che verrà sostituita da Pwc. Due le condizioni che hanno reso possibile l’alternanza: il change of control della banca e il fatto che Pwc sia già revisore di Quaestio.
Di s. rig., da Corriere Economia
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