BPVi e Veneto Banca, Cappelletti (M5S): "Politici veneti hanno il dovere di cambiare questo decreto"
Venerdi 21 Luglio 2017 alle 11:30 | 0 commenti
Il senatore del Movimento 5 Stelle Enrico Cappelletti interviene sulle banche. Il Decreto del governo sulle Banche Venete contiene tre errori sostanziali: 1. Ignora completamente le vittime dei crac bancari; 2. Regala inspiegabilmente ad una terza banca concorrente le parti sane delle due banche in dissesto; 3. Non fa nulla per mettere la giustizia nelle condizioni di fare il suo corso, con il risultato che chi ha sbagliato - quasi sicuramente - la passerà liscia. Per questi motivi il decreto va cambiato senza esitazione.
E per questi motivi il MoVimento 5 Stelle ha depositato degli emendamenti che: a) prevedono lo stato d'insolvenza delle banche, al fine di consentire di perseguire i vertici aziendali responsabili di questa situazione anche per il reato di bancarotta e di prolungare i termini di prescrizione; b) attribuiscono alle "good bank" la responsabilità del contenzioso per i fatti ed atti occorsi prima della cessione, consentendo dunque ai ricorrenti di avere una concreta possibilità di vedere riconosciuti i propri diritti; c) consentono agli azionisti truffati di accedere ad un fondo di solidarietà , alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi; d) introducono l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ed altri aggravi di pena per gli ex amministratori, nel caso di riconoscimento delle loro responsabilità .
Sappiamo bene che il Governo ha già annunciato la fiducia sul provvedimento. E sappiamo anche che PD e maggioranza non hanno nemmeno voluto discutere la mozione presentata dal M5S, che impegnava il Governo, sostanzialmente, ad inasprire le pene nei confronti degli amministratori.
Tuttavia devo constatare che la discussione della mozione è stata respinta in Senato per soli 10 voti di differenza, tra favorevoli e contrari. E che il voto dei parlamentari Veneti del PD avrebbe potuto fare la differenza. Mi rivolgo dunque a loro, perché in Veneto ci vivono, e non posso pensare siano così insensibili alle sorti dei cittadini che hanno avuto fiducia in loro e li hanno eletti.
Mi rivolgo al Sindaco di Vicenza che ha pubblicamente dichiarato di essersi impegnato a mantenere nella disponibilità del territorio i beni culturali più preziosi, come Palazzo Thiene. A tutti loro dico: basta prendere in giro i cittadini! Basta lavare la vostra coscienza con qualche ordine del giorno del tutto inutile, fatto solo per gettare fumo negli occhi dei cittadini, di persone che hanno già sofferto fin troppo. E' evidente che degli ordini del giorno, per quanto impegnino il Governo, a fine legislatura ben difficilmente porteranno a qualche risultato. Tanto più se si considera che fino ad ora il Governo non ha fatto assolutamente nulla per ristorare le vittime dei crac. Occorre un impegno ben più serio e vincolante. Occorre modificare questo decreto. Oppure si può voltare la testa da un'altra parte. Continuare a far finta di niente e bocciare tutte le proposte di modifica, con la scusa della fiducia o di una urgenza che non c'è (il decreto scade il 24 agosto). Forse questo consentirà di guadagnarsi una candidatura alle prossime elezioni. Ma rimarrà l'onta di aver tradito le aspirazioni di giustizia di oltre 210.000 cittadini truffati e delle loro famiglie.
Con le parole di Don Torta: "Voi, se volete, le strade le conoscete: sceglietene una che onori la giustizia e i vostri cittadini. Donando le due Banche a Banca Intesa per un euro, avete accettato "le ossa" e avete donato "la carne dei poveri". La prossima settimana avete l'ultima possibilità per rimediare.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.