Ex BPVi e Veneto Banca, servizio esclusivo: associazioni soci incontrano a Roma i senatori PD, M5S, Lega Nord e Forza Italia. Miatello: a settembre saremo qui in 5.000 con le tende!
Mercoledi 26 Luglio 2017 alle 18:43 | 0 commenti
Politica, ultima chiamata, poi scatterà la protesta coi sit-in dei risparmiatori, parola delle associazioni che difendono i diritti delle persone, dei risparmiatori coinvolti nel crac di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza: oggi hanno incontrato i senatori di Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega e Pd per ricordare quanto esigono dai rappresentanti del popolo che, tra non molto, si troveranno a votare e trasformare definitivamente in legge il decreto che salva gli istituti bancari.
Le associazioni sono tante e rappresentano il territorio: "Ezzelino II da Onara" con Patrizio Miatello, i risparmiatori della BPVi con Franco Carpin, il Codacons Veneto con Luigi Tolin, Apindustria Veneto con Ilvo Palasgo, l'Adusbef con Elio Lanutti, Confedercontribuenti Veneto con Antonio Sella, l'ADICO con Carlo Garofolini, il Movimento difesa del cittadino con Matteo Moschini, "Ridateci i soldi di Veneto Banca" con Fabio Bello, la Casa del consumatore di Schio con Elena Bertorelli, l'Associazione azioni Vital con Vitale De Bortoli. Tanto sigle che hanno mandato un pugno di rappresentanti a palazzo Madama per incontrare i partiti che, tutti, hanno promesso di fare qualcosa per i risparmiatori.
Le associazioni già nel primo passaggio alla Camera dei Deputati, partendo dalla richiesta di far decadere il decreto, disattesa, hanno però ottenuto l'approvazione praticamente all'unanimità di tre ordini del giorno che impegnano il governo a rimborsare, in prossimi provvedimenti, i risparmiatori, a salvaguardare la stabilità del sistema produttivo veneto con una continuità nella linea di credito concesso e a far chiarezza su quanto avvenuto. Alle sei richieste iniziali - garantire il fondo Welfare da 60 milioni, l'istituzione di un fondo per le vittime dei reati societari degli amministratori bancari, garanzia e tutela per i risparmiatori che hanno già transato, rafforzamento della magistratura e tutela per tutti i risparmiatori e le imprese che hanno comprato quote degli istituti - le associazioni per il Senato ne hanno aggiunte due: ricordare che la costituzione obbliga lo stato a tutelare il risparmio e conservare nelle disponibilità dello stato Palazzo Thiene e le opere d'arte che contiene, di valore inestimabile.
Questo quanto chiesto dalle associazioni. Per primi hanno incontrato i 5 Stelle, poi FI e Lega, infine il Pd. Tutti d'accordo nel proteggere i risparmiatori, ma solo dopo la trasformazione in legge del decreto Banche e in un altro provvedimento, ancora tutto da scrivere. Su questo decreto, secondo la senatrice Laura Bottici, verrà probabilmente posta la fiducia e, nonostante quanto affermino in molti, non ci sarà un problema di numeri nelle votazioni. "I numeri ce li hanno - dice il questore di palazzo Madama - , anche una parte dell'opposizione ogni tanto scappa e dà sostegno indiretto alla maggioranza. Ma la lotta non finisce qua, conclude la 5 stelle, noi continueremo a far sentire la voce dei cittadini e dei risparmiatori".
Il Movimento 5 Stelle parla dall'opposizione, ma anche il Pd si spende a favore delle associazioni assicurando l'approvazione anche al Senato degli ordini del giorno, così come fatto alla Camera.
"Il decreto verrà approvato nei prossimi due giorni senza cambiamenti - dice il senatore Giorgio Santin, del Pd - Stiamo lavorando col governo per presentare ordini del giorno che affrontano gli argomenti che il decreto non riesce a regolare: un altro provvedimento deve garantire i risparmiatori, soprattutto in casi di maggior disagio sociale; poi il mantenimento delle linee di credito al sistema produttivo; infine il grande tema che appartiene solo alla magistratura di non far andare in prescrizione i casi affrontati dalla procura, che deve avere i mezzi necessari per perseguire chi va perseguito. Da ultimo ma non meno importante le opere d'arte di palazzo Thiene, sempre fruite in questi anni dalla cittadinanza, e vogliamo che continui così, nel rispetto anche culturale del territorio".
La politica quindi risponde positivamente alle richieste delle associazioni, che gradiscono ma la fiducia è a tempo: Patrizio Miatello, presidente dell'associazione Ezzelino II da Onara, concede due mesi di tempo ai partiti, poi scatterà la protesta selvaggia. "Ci sono centinaia e migliaia di risparmiatori truffati - dice Miatello - ma qualcuno se li è presi i soldi e noi abbiamo le prove, che abbiamo già dato alla Procura e ai partiti politici. Da settembre chiediamo e pretendiamo gli impegni presi dal governo. Ora abbiamo chiesto perché non c'era tempo, era scaduto il tempo; da settembre noi siamo qui in 5 mila con le tende e i soldi li pretendiamo alla politica".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.