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BpVi, Berti (M5S): “Non si svenda palazzo Thiene a Vicenza, né si disperdano le opere che contiene"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Luglio 2017 alle 16:47 | 0 commenti

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"Palazzo Thiene e il suo scrigno di meraviglie devono restare pubblici". A chiederlo, con una mozione presentata in questi giorni, è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale veneto, Jacopo Berti. Il provvedimento prende le mosse dalla situazione che si è venuta a creare in seguito al crac della Banca Popolare di Vicenza, proprietaria di Palazzo Thiene. "Il Governo ha di fatto assunto alle casse dello Stato tutte le passività della BpVi, trasferendo nel contempo, al prezzo simbolico di 1 euro, tutto l'attivo al gruppo Intesa-San Paolo. E negli ultimi giorni si è parlato molto della possibilità che Palazzo Thiene sede nel centro storico vicentino dell'ormai ex banca popolare possa essere venduto con tutto il suo immenso patrimonio di opere d'arte".

 

Palazzo Thiene, in pieno centro storico Vicentino, edificio originariamente realizzato da Lorenzo da Bologna nel 1490 e ristrutturato da Andrea Palladio a partire dal 1542, su probabile disegno di Giulio Romano, fu inserito dallo stesso Palladio come autografo nei Quattro Libri sull'Architettura ed è inserito dal 1994 nella World Heritage List dell'Unesco. "La svendita di questo edificio sarebbe inaccettabile: non voglio nemmeno sentirne parlare - spiega Berti - Oltre ai risparmi dei veneti qui sono a rischio opere d'arte di valore inestimabile. Hanno messo le mani in tasca a centinaia di migliaia di persone e ora rischiamo pure che prendano il volo quadri e opere di grande bellezza. Neanche i lanzichenecchi hanno fatto così tanti danni". Il rischio di una dispersione delle opere d'arte contenute nel palazzo darebbe un'altra spallata al territorio, già colpito in maniera indelebile dai danni causati ai risparmiatori e alla credibilità del comparto economico-finanziario veneto. "Un'ipotesi, in linea con quanto sta succedendo dal punto di vista economico-finanziario - continua il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale - sarebbe quella di offrire un euro per l'acquisizione, al patrimonio del Comune di Vicenza, di tutto il patrimonio della Banca Popolare di Vicenza. Diventa infatti indispensabile pensare alla trasformazione di Palazzo Thiene in un museo, con il passaggio del complesso e delle opere d'arte al Comune di Vicenza". La mozione di Berti impegna quindi la giunta regionale a svolgere tutte le azioni possibili volte a far sì che il Comune di Vicenza possa acquisire il prezioso patrimonio artistico della Banca Popolare di Vicenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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