Borgo Berga, l'ora dello scaricabarile. In Commissione Territorio arriva l'assessore Zanetti: "La nostra amministrazione su quel lotto non ha mai autorizzato la variante"
Giovedi 5 Novembre 2015 alle 23:52 | 2 commenti
Poteva essere una giornata particolare quella della commissione territorio che si è riunita il 5 novembre, il giorno dopo l'entrata della Polizia Forestale per mettere i sigilli al cantiere di Borgo Berga. L'aggiunta all'ordine del giorno, inoltrata ieri dal consigliere Daniele Ferrarin, di presentare una "relazione urgente da parte dell'amministrazione" è stata accolta. A relazionare, l'assessore alla semplificazione Filippo Zanetti, il quale però, si è limitato a una considerazione scontata: "Non conosciamo i contenuti del decreto di sequestro, la notifica è arrivata solo alla parte privata, Sviluppo Cotorossi".
I sigilli della procura di Vicenza sono stati messi nell'area in cui la Cotorossi doveva costruire una serie di edifici, il cosiddetto lotto "E", che, dopo varie esposti, tutti ampiamente riportati da VicenzaPiù che ha aggiunto suoi apporti specifici, da parte di comitati ed esponenti del Movimento 5 Stelle per presunti abusi edilizi sull'edificazione che non avrebbero tenuto conto del rischio idrogeologico della zona, hanno portato ai provvedimenti di sequestro richiesti dal procuratore capo Antonino Cappelleri e autorizzati dal Gip.
"Questo ente è venuto a conoscenza di un sequestro preventivo il lotto E che è stato messo sotto sequestro da un decreto del quale non conosciamo i contenuti, essendo stato notificato alla parte privata spettante al Cotorossi - ha spiegato l'assessore - in quel lotto non sono stati mai autorizzati permessi a costruire edifici, l'amministrazione passata ha rilasciato alcune autorizzazioni poi bloccate dalla richiesta della variante".
In realtà l'area sotto sequestro è solo quella del cantiere, ma l'indagine interessa anche le opere pubbliche, comprese quelle della viabilità . E in tutto questo c'è la spada di Damocle, per l'amministrazione comunale, quella di un'altra indagine: l'iscrizione nel registro degli indagati del direttore generale Antonio Bortoli, con l'accusa di abuso di ufficio e di aver favorito gli interessi dei privati. Sarà per questo che nella tarda serata, dopo la commissione, la Giunta al completo si è riunita in Sala Stucchi con il proprio sindaco che spiegava la situazione. E che, da quello che abbiamo potuto cogliere, partiva da un'assunto che possiamo così riassumere: "Le colpe sono della precedente amministrazione". Come si dice, ai giudici l'ardua sentenza...
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.