Boccone amaro
Domenica 6 Novembre 2011 alle 13:10 | 0 commenti
Caro signor Enrico Enea, dica pure che noi l'abbiamo scritto, su sua richiesta che lei non ha "rilasciato le riportate dichiarazioni" virgolettate. Lo confermi, cioè, ai clienti del suo ristorante frequentato (ora le virgolette sono su quello che ha scritto VicenzaPiù, non sulle sue frasi non virgolettabili) da "tutta la giunta comunale e in particolare dal sindaco Achille Variati, dal suo portavoce Jacopo Bulgarini d'Elci, dal consigliere provinciale Matteo Quero, che nella via ha preso casa, da una ventina di avvocati e dal nuovo amministratore unico di Aim Paolo Colla".
Glielo ribadisca se glielo hanno chiesto pena non gustare più le sue, ci dicono, ottime specialità . Ma se accetterà la prenotazione mia e del nostro Enrico Soli, giornalista pubblicista con lunga carriera anche a Il Gazzettino, prima di tutto mi scuserò con lei del ritardo nella pubblicazione, perché lei è arrivato prima dell'Innominabile ma la sua lettera ci era sfuggita. Poi le chiederò di persona quale problema le risolve non aver detto "C'è stato un periodo in cui Colla partiva da lontano ogni mercoledì per ritrovarsi qui con due amici e andare a suonare con loro la chitarra. Variati è molto gentile: ogni volta si prodiga in complimenti. Il menù del sindaco? Un antipasto misto fresco seguito da una tagliata di carne: il tutto accompagnato da poco-niente vino. Di cosa parlano di solito a tavola? Beh parlano a bassa voce di cose che riguardano la città .". Cosa c'è di male per lei e per i suoi avventori se avesse detto (perifrastica passiva) quello che è virgolettato? Io, da quando mi hanno strappato un pezzo di cuore, vado poche volte a cena fuori. Ma Giuseppe e Gennaro, i titolari dei Due Fogher, la mia seconda "cucina" di casa, mai potrebbero preoccuparsi se raccontassero che ci andavo spesso con i miei amici e i miei collaboratori e mangiavo da loro o la pizza "volley" (rigorosamente biancorossa con mozzarella e mortadella e virgolettata) o il "Coviello", un mega piatto di rigatoni con le melanzane. Io lì ci andavo a cena e (per mio difetto senza saper bisbigliare) parlavo e tanto. Di pallavolo. Se vengo a cena non penso recupererà i clienti virgolettati. Ma non si faccia costringere da incomprensibili timori ad ingoiare un boccone amaro.
Da VicenzaPiù n. 222 e BassanoPiù n. 3
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