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Blue tongue, Regione Veneto: 104 mila dosi per piano vaccinale nel bellunese, vicentino e trevigiano

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Settembre 2016 alle 17:55 | 0 commenti

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La Regione Veneto rende noto che con il decreto di acquisto di 104 mila dosi di vaccini è partita la campagna regionale di vaccinazione di massa delle capre e delle pecore del Bellunese, del Vicentino e del Trevigiano contro la ‘blue tongue’, l’epidemia di febbre catarrale maligna che sta colpendo greggi, mandrie e allevamenti negli alpeggi del Bellunese, del Vicentino e del Trevigiano. Veicolata da un insetto, la malattia della ‘lingua blu’ (così  denominata perché causa dermatosi e ingrossamento della lingua sino a fermarne la circolazione sanguigna) non è una malattia trasmissibile all’uomo, né contamina carni e latte nei bovini, ma ha esiti letali nei capi ovicaprini.

La diffusione dell’epidemia della febbre catarrale maligna è costantemente monitorata dai Servizi veterinari del Veneto sin da fine agosto, data del primo focolaio segnalato nel Feltrino. Sinora la ‘blue tongue’ ha già colpito 72 capi (dati aggiornati a ieri dal Servizio veterinario e di sicurezza alimentare della Regione Veneto), di cui 36 pecore, 2 capre, 1 muflone selvatico e 33 bovini. I focolai, inizialmente concentrati negli alpeggi del Feltrino, si sono progressivamente diffusi all’intera provincia di Belluno, al Vicentino e all’Alta Marca. L’epidemia è stata probabilmente innescata da capi infetti importati.
“I veterinari delle due Ulss bellunesi, su indicazione della Regione,  hanno iniziato già ai primi di settembre a vaccinare capre e pecore, là dove si sono verificati i primi focolai, al fine di garantire il benessere animale e la sopravvivenza delle greggi - rendono noto gli assessori regionali Giuseppe Pan e Luca Coletto, responsabili rispettivamente delle politiche agricole e sanitarie – e ora il Centro regionale acquisti in sanità (Cras) sta provvedendo, con procedura di urgenza e centralizzata, all’acquisto delle dosi di vaccino, necessarie per la copertura vaccinale (servono due dosi nel biennio) dei 52 mila capi ovicaprini stimati nelle tre province interessate, Belluno, Rovigo e Vicenza”.
A differenza della precedente epidemia del 2008, quando intervenne il Ministero della salute con un piano straordinario di vaccinazioni obbligatorie su tutto il patrimonio zootecnico, ora non esiste più l’obbligo vaccinale nei confronti della ‘blue tongue’.
“Il ministero della Sanità ha reso facoltative le vaccinazioni, scaricandone così l’onere sulle Regioni – mette in evidenza Pan – che devono quindi effettuarle solo utilizzando risorse proprie. Per ora abbiamo quindi dato precedenza al piano di vaccinazione  degli ovicaprini nelle aree interessate dai focolai, al fine di preservare il patrimonio zootecnico, con un impegno di spesa di circa 100 mila euro per l’acquisto delle dosi. Siamo consapevoli che per eradicare la malattia sarebbe necessario estendere la vaccinazione anche  ai circa 160 mila bovini presenti nelle zone interessate. L’attuale piano di profilassi richiede in via prioritaria la vaccinazione obbligatoria dei bovini che devono essere movimentati dalle zone di restrizione e di quelli da riproduzione, con spese però a carico dei proprietari”.  
“Domani parteciperò al vertice con i tecnici dei servizi di prevenzione veterinaria sull’emergenza ‘blue tongue’ – annuncia Pan – nel corso del quale, compatibilmente con le ristrette disponibilità del bilancio regionale, cercheremo di trovare una soluzione anche alle richieste delle organizzazioni professionali degli allevatori di bovini di essere  aiutati dalla Regione nel sostenere l’onere vaccinale”.
Nel frattempo il Servizio veterinario e di sicurezza animale della Regione Veneto prosegue i controlli clinici settimanali negli allevamenti, i prelievi di sangue e di siero a campione e i controlli sul latte, oltre al posizionamento di trappole entomologiche nelle aree a maggior rischio di diffusione per monitorare la circolazione virale.

Leggi tutti gli articoli su: Luca Coletto, vaccini, Giuseppe Pan, Blue tongue, capre, pecore

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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