Quotidiano | Categorie: Animali

Blitz guardie zoofile a Sovizzo, Rizzi (CPV): sequestrati migliaia di animali

Di Emma Reda Sabato 13 Dicembre 2014 alle 17:25 | 0 commenti

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Il portavoce del Coordinamento Protezionista Veneto, Renzo Rizzi, racconta il blitz delle guardie zoofile dell'Enpa avvenuto alle ore 7 del 12 dicembre a Sovizzo

Venerdì 12 dicembre, giorno di silenzio venatorio i cacciatori si dedicano ad altre attività, magari connesse, come ad esempio la liberazione di animali selvatici provenienti da allevamento, i tristemente famosi "pronta caccia" per poi avere selvaggina facile da abbattere nel fine settimana.

Questa attività permessa dalle legge prevede però degli obblighi precisi dai quali non si può derogare, in pratica, gli animali appartenenti alla Fauna Selvatica che vengono immessi nel territorio devono essere dotati di anello identificativo o altro marchio che ne attesti la provenienza.

Stando ad una circostanziata segnalazione arrivata in sede ENPA di Vicenza nei giorni scorsi, questo obbligo dettato dalla lege 50/93 non veniva rispettato e gli animali venivano liberati senza nessuna "targa".

Nel piazzale di fronte al cimitero, di Sovizzo ( Vicenza ) alle ore sette del mattino il blitz, sette agenti del Nucleo Guardie Zoofile ENPA di Vicenza, sono entrati in azione quando gli animali, Fagiani e Starne, venivano scaricati e consegnati ai cacciatori; questi, una cinquantina, con ogni mezzo li caricavano in macchina, alcuni in cassette altri in gabbie altri ancora in sacchi plastificati.

Gli agenti hanno subito controllato se gli animali fossero inanellati, la verifica su svariati esemplari ha dato esito negativo, la cessione e la liberazione di questi animali era quindi fuorilegge.

Le Guardie hanno bloccato lo scarico degli animali, e preteso l'immediata restituzione degli uccelli già caricati nelle automobili dei cacciatori, i quali stando a quanto è emerso, dopo un primo momento di stupore hanno collaborato senza porre resistenze particolari.

A questo punto il responsabile del nucleo Guardie ENPA chiedeva l'intervento e l'appoggio della Polizia Stradale già allertata in precedenza, in quanto andavano anche verificata la documentazione relativa al trasporto.

Ai proprietari dei tre camion provenienti da Minerbe ( Verona ) carichi di oltre tremila animali, tutti sprovvisti di anello sono stati comminati oltre centoventimila Euro di sanzioni, e la posta sotto sequestro di quasi duemilacinquecento animali tra starne e fagiani.

Ora spettaerà alla P.G. verificare se questi animali siano veramente nati nelle aziende titolari dell'allevamento o provenienti ad esempio da allevamenti esteri.

Questi animali selvatici vengono allevati come polli in gabbie, alimentati a mangime e antibiotici, vengono liberati il venerdì e abbattuti il giorno successivo, questa non può certo definirsi "la nobile arte della caccia" come molti osano appellarla ancora oggi.

Negli anni ottanta tra i cacciatori vi era una certa vergogna a praticare questa mattanza insensata, oggi non solo non ci fanno più caso ma è diventata la regola, nei primi dieci giorni di caccia, la fauna autoctona viene sterminata,  e immediatamente si comincia con i "pronta caccia" , tanto che quest'anno i primi lanci sono iniziati dieci giorni dopo l'inizio della caccia; tra l'altro c'è chi è convinto che ci sia un nesso tra la liberazione degli animali senza anelli e i cacciatori, sarebbero proprio questi ultimi a richiedere questa modalità, per raccontare poi a conoscenti e amici che l'animale abbattuto è un selvatico e non un povero pollo di allevamento colorato!    
Fatto sta che questo business continua ad aumentare, ogni anno solo nel Vicentino sono oltre centocinquantamila gli animali che vengono abbattuti in questo modo, con una spesa complessiva che supera abbondantemente il miliardo di vecchie lire, di cui una buona fetta viene da finanziamento pubblico o comunque sotto il controllo dell'Ente Pubblico, ed è in questa direzione che chiedo fermamente vengano fatte le opportune verifiche da parte della P.G.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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