Berti (M5S): petizione online per abolire i vitalizi ai consiglieri regionali
Lunedi 2 Febbraio 2015 alle 20:31 | 0 commenti
«Applicate le leggi!» è stato l’appello davanti a Palazzo Ferro Fini rivolto a Luca Zaia venerdì 30 gennaio da Jacopo Berti, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Veneto, che ora lancia una petizione online per abolire i vitalizi ai consiglieri condannati e non: appuntamento martedì 3 febbraio alle ore 13 davanti a Palazzo Moroni a Venezia.
"Basta alle pensioni d’oro. Basta ai vitalizi. Basta agli assegni di fine mandato ai consiglieri regionali. Il M5S vuole far cessare questo sistema politico corrotto che grava sulle tasche dei cittadini onesti. Il M5S si sta muovendo per l’abolizione di questi che non sono diritti acquisiti immeritati privilegi. Un grido contro la corruzione che il M5S rinnoverà portando alla conoscenza dei cittadini nuovi documenti a supporto delle sue richieste".
M5S Veneto - Una regione dove il suo passato costa più del suo presente non ha futuro. Lo sapevate che ogni anno la regione Veneto spende di più in vitalizi (€11,2 mil) che per le indennità (stipendi) ai consiglieri (€9 mil)? E che questi lieviteranno a quasi €13 mil nel 2016? Lo sapevate che condannati come Galan prendono €3.750/mese netti? E Marchese €2850/mese?Â
Non mancano i soliti noti: il recordman Frigo (€ 4.752/mese), Zanonato (€1.930/mese), Gobbo (€3.600/mese)… Lega, PD, forza Italia, tutti uniti quando si tratta di difendere il malloppo.
Lo sapevate che i 226 ex consiglieri (+45 vedove/i) si sono organizzati per protestare contro un taglio di poche centinaia di euro ai loro privilegi? Â
Bene, anche noi ci siamo organizzati. Abbiamo trovato la soluzione per abolire con effetto immediato tutti i vitalizi, sotto puoi trovare tutti i dettagli.
E’ una proposta concreta, costituzionalmente valida ed applicabile da subito. I soldi dei Veneti ai Veneti, non alla politica. Io voglio €13 mil all’anno per le nostre scuole, per le nostre imprese, per la nostra regione, non per i soliti noti. Â
Firmiamo tutti, questa è una battaglia di buon senso, non politica.
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