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Berti chiede a Zaia di firmare la proposta per il reddito di cittadinanza veneto

Di Citizen Writers Venerdi 15 Maggio 2015 alle 16:12 | 0 commenti

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Jacopo Berti, candidato presidente Veneto del Movimento 5 Stelle
#ZaiaFirmaQui, questa è la nostra proposta per il 'reddito di cittadinanza' in Veneto: 780 euro per i veneti in difficoltà economiche, mentre si dedicano 60 ore a servizi di pubblica utilità. I soldi per farlo ci sono. Specialmente in Veneto. Confcommercio qualifica in 3,2 miliardi di euro l'anno il costo dell'inefficienza nella spesa pubblica regionale. Ne basterebbe un quarto per finanziare il reddito di cittadinanza in Veneto.

Inoltre si possono destinare a questo provvedimento i Fondi Europei per il fondo sociale.

Ebbene, in queste ore Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ha deciso di appoggiare la proposta di reddito di cittadinanza del M5S per la loro regione.

Luca Zaia, tu che vuoi fare? Sei anche tu il governatore della Regione, sei dello stesso partito di Maroni, la Lega, sei davanti alla stessa opportunità. Che è un'opportunità per i veneti prima di tutto. Zaia, questo è un impegno scritto in cui si dichiara di iniziare, appena entrati in Regione, a lavorare sulla nostra proposta per il reddito di cittadinanza.

L'appuntamento è lunedì mattina a Venezia. Se vuoi firmare questo impegno di buon senso nell'interesse dei veneti, io sarò lì.
Ecco il link al video: clicca qui

 

Di seguito nota su montagna bellunese:

Jacopo Berti raccoglie l'invito di Luigi Casanova, portavoce della Confederazione delle associazioni ambientaliste, a impegnarsi per dire no alle centraline idroelettriche sulle Dolomiti.

Casanova e la Cipra hanno chiesto qualche giorno fa ai candidati alle regionali di prendere posizione sull'argomento e di dare un'occhiata al nuovo atlante dei ghiacciai per comprendere la situazione: il ghiacciaio della Marmolada – il più esteso del Veneto – si è dimezzato negli ultimi decenni e ha perso 9 milioni di metri cubi d'acqua.

La colpa è anche delle derivazioni idroelettriche, che secondo le associazioni ambientaliste ridurranno alla sete l'intera pianura nei prossimi anni. Attualmente nell'arco alpino gli impianti mini idroelettrici, che hanno quindi una potenza inferiore a un megawatt, rappresentano l'85 per cento del numero degli impianti esistenti. E generano solo il 5 per cento della potenza installata.

“Il bacino del Piave è il più sfruttato d'Europa con circa il 90 per cento dell'acqua utilizzata per uso idroelettrico e irriguo – rivela Berti - tale utilizzo comporta già una drastica riduzione della portata idrica a causa dei molti impianti posti in serie lungo il corso del fiume e dei suoi affluenti”.

“Tantissimi nuovi impianti mini idroelettrici sono in via di autorizzazione nella sola provincia di Belluno – continua il candidato – che è un contenitore per la maggior parte dei siti Unesco delle Dolomiti e ricade per oltre il 50 per cento nelle rete delle zone Natura 2000 per la protezione della biodiversità”.

Berti si impegna inoltre a fare in modo che l’agricoltura, che da sola utilizza gran parte dell'acqua proveniente dalle Dolomiti e dalle derivazioni della rete fluviale, venga sottoposta a trasformazioni strutturali in grado di garantire maggiori risparmi dal punto di vista dell'irrigazione.

Il Movimento 5 Stelle, per il quale l'ambiente è proprio una delle stelle principali, si è già reso protagonista di un'azione parlamentare sull'argomento con il deputato bellunese Federico d'Incà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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