Berlusconi a Rai 3: garantista ma Dell'Utri e Cosentino non candidati per non perdere voti
Venerdi 8 Febbraio 2013 alle 22:49 | 0 commenti
Silvio Berlusconi, ospite di Leader, la trasmissione condotta da Lucia Annunziata su Rai 3, sta continuando a sostenere le sue tesi: «ho sempre mantenuto le promesse fatte, quando non l'ho fatto è perchè il premier non ha poteri in Italia, non è vero che abbia detto che o vinciamo contro la Merkel o andiamo via dal'euro, non è vero che dal 2001 al 2006 ho indebitato l'Italia più di chiunque altro ...».
Tutto è lecito nella competizione politica almeno nella nostra epoca fatta molto di comunicazione e poco di sostanza. Quindi non commentiamo quanto detto, perchè credere o non credere a Silvio Berlusconi ormai è un atto di fede data o negata e la fede e l'ateismo non sono razionalmente discutibili.
Ma, oltre alla nuova promessa contra legem («farò immediatamente un condono tombale, e quindi anche un condono edilizio») e a un falso palese ammesso addirittura in studio quando ha accusato un intervenuto che lo aveva criticato di essere un candidato di Fare per Fermare il declino di Oscar Giannino, una frase ci ha colpito per dare un personale giudizio sul senso e sul peso che l'ex premier dà alle sue convinzioni: «sono e siamo garantisti, ma non abbiamo candidato persone come Dell'Utri e Cosentino perchè secondo i sondaggi avremmo altrimenti perso un milione di voti».
Cioè per lui i due sono, come è giusto e legittimo, innocenti fino ad eventuale condanna definitiva, ma li ha lasciati al loro destino per calcolo.
Lo stesso che fa ogni volta che dice e promette?
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