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Berlato replica a Variati sugli zingari e attacca sull'indulto

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 17:32 | 0 commenti

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On. Sergio Berlato, FI - Non si esaurisce la polemica sulle bollette pagate dal Comune di Vicenza agli zingari residenti nei campi della città. Il sindaco Achille Variati ha replicato stizzito alle parole dell’eurodeputato Sergio Berlato spiegando che “farà lavorare i nomadi”. “Rispedisco al mittente l’invito del sindaco di vergognarmi per aver affermato che non avrei speso un euro per queste comunità, se non dopo aver aiutato adeguatamente le famiglie dei cittadini vicentini in difficoltà – attacca Berlato.

Paragonare gli aiuti sociali che vengono elargiti per i vicentini autoctoni a quelli regalati agli zingari è una forzatura francamente fuori luogo. E’ vero che di fronte alla legge siamo tecnicamente tutti uguali ma non mi sembra che lo stesso principio valga per quei soggetti residenti nei campi il cui sostentamento è notoriamente di dubbia natura – continua l’eurodeputato vicentino. Oltretutto non sono nemmeno nomadi dal momento che la gran parte di questi è oramai costituita da soggetti stanziali”. 

Nell’ambito delle proprie competenze gli enti locali sostengono, con idonei interventi e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, i nuclei famigliari a rischio, al fine di prevenire l’abbandono dei minori e di consentire agli stessi di essere educati nell’ambito della propria famiglia.

L’on. Sergio Berlato, nel sottolineare che “le colpe dei padri non possono ricadere sui figli” pone all’Amministrazione Variati un interrogativo chiaro per sapere se “oltre a pagare le bollette dal Comune qualcuno si è preoccupato di verificare se tutti i bambini dei campi della città frequentano regolarmente gli istituti scolastici e se il contesto famigliare in cui crescono garantisce a loro un percorso educativo sufficientemente virtuoso”.

 

Nel corso dell'annuale relazione sull'amministrazione della Giustizia, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri alla Camera  ha riferito che "il funzionamento del sistema giudiziario" continua a essere "in sofferenza" e che “il Parlamento ha la responsabilità di scegliere se ricorrere a quegli strumenti straordinari evocati dal Presidente della Repubblica e che certamente ci consentirebbero di rispondere in tempi certi e celeri alle sollecitazioni del Consiglio d'Europa”.

Secondo il Deputato italiano al parlamento Europeo Sergio Berlato quando si entra nel delicato tema della giustizia e del sistema carcerario è centrale sottolineare anche alcune questioni di principio. 

“E’ vero che su vari fronti stiamo assistendo ad una generale smobilitazione dello Stato, il che però non può giustificare provvedimenti di amnistia o di indulto che non solo rappresenterebbero un fallimento delle istituzioni ma risulterebbero inaccettabili prima di tutto per le vittime dei reati”.

“In questo modo – prosegue l’on. Berlato – si delegittima il già precario principio di certezza della pena di cui da troppo tempo si parla senza che ne siano seguiti i fatti”.

Per l’europarlamentare è palese l’esistenza di un problema di sovraffollamento, denunciato altresì dal consiglio d’Europa, ma “lo si può e lo si deve contrastare limitando l’uso della carcerazione preventiva, utilizzando le carceri già costruite e mai utilizzate, se necessario costruendo nuovi carceri e creando le condizioni per far scontare la pena ai detenuti stranieri nei Paesi d’origine” evitando quindi – conclude l’eurodeputato vicentino – “di regalare la libertà a dei delinquenti che, come accaduto nel recente passato, possono tornare a delinquere il giorno dopo dalla scarcerazione”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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