Berlato: patteggiamenti Galan & c. lievi ma provano mie denunce. Ora petizione e Regione
Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 17:18 | 0 commenti
Sergio Berlato, il primo se non l'unico politico che in tempi non sospetti ha avuto l'ardire e il coraggio di denunciare gli allora colleghi di partito, Galan e Sartori, e il loro ormai giudiziariamente conclamato "sistema" di appalti ottenuti grazie tangenti o finanziamenti illeciti, lancia di fatto la sua candidatura regionale con Fratelli d'Italia Avanguardia Nazionale dopo aver pagato le sue accuse con l'esclusione dalle liste del Pdl FI per l'Europarlamento.
Lo fa insieme al responsabile provinciale del partito Matteo Ierardi annunciando l'avvio di una raccolta di firme per una petizione popolare contro la corruzione nella politica, nelle imprese e nelle istituzioni i cui contenuti saranno anche l'architrave delle alleanze prossime future per le regionali.
Berlato definisce i patteggiamenti come uno strumento che, se da un lato conferma in toto le sue accuse, è «addirittura premiante per chi ha lucrato cifre enormi a danno della comunità tutta e degli impreditori seri in nome dei quali, indignati come sono, continuerò in FdI AN la mia battaglia anche perchè le indagini sulla sanità avranno effetti, a mio parere, devastanti perchè un anno di malasanità è pari a un Mose...».
La conferenza stampa non poteva non portare a considerazioni anche sulle provinciali di domenica: «noi di Fratelli d'Italia siamo "ideologicamente" coerenti, siamo collocati a destra, abbiamo Spigolon come nostro candidato consigliere e appoggeremo la candidata del centro destra Milena Cecchetto, mentre non so cosa faranno i vecchi "colleghi" di Forza Italia le cui mosse da tempo non conosco nè condivido. Certo è che non potrà vantarsene molto chi verrà eletto se lo sarà come espressione anche di un gruppo dirigente di Forza Italia che nel sistema corruttivo è nato e cresciuto».
«Esistono le responsabilità , le corresponsabilità , le complicità », dice chiaramente l'ex eurodeputato, ma anche le omissioni, fa capire ammiccando all'accenno sul suo possibile riferimento ad Achille Variati... e facendosi forte della sua battaglia: «mi è costata il seggio in Europa ma non la dignità , spero che me ne diano atto anche i media che finora hanno speculato sulle famose 28 tessere dubbie su 15.000 ma fra un pò, quando lo scandalo sarà non il Mose, meno comprensibile dalla gente, ma la sanità , che tocca tutti, ogni giorno, saranno ancora più comprese da tutti le mie battaglie per la legalità , che oggi è disattesa trasversalmente da tutti o quasi i vecchi partiti e che bisogna ripristinare per far realmente ripartire l'Italia».
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