Bergamin concorda con agenzie di rating, non con ricetta: macelleria sociale contro equità
Martedi 20 Settembre 2011 alle 21:01 | 0 commenti
Abbiamo chiesto ai sindacati le loro prime reazioni al declassamento dell'Italia da parte di Standard & Poor's. Marina Bergamin, segretario generale provinciale di Vicenza, è lucida nella sua analisi.
Italia declassata da S&P: la premessa è che non nutro troppa stima per agenzie private che, nel tempo, hanno dimostrato di non essere nè neutre nè disinteressate. Esse orientano e piegano il mercato, sono ossessionate dalla finanza senza alcun interesse (e non può essere altrimenti, non per questo sono nate!) per la vita reale nei Paesi che giudicano e per le persone. Gli Stati e la Politica dovrebbero essere più forti delle Agenzie. Oggi non è cosi, ed è un primo problema.
In questi giorni le agenzie dicono: le manovre governative deprimono la crescita, mettono in ginocchio gli Enti Locali, non raggiungeranno l'obiettivo, la maggioranza è fragile: benvenute! E' esattamente quello che la Cgil dice da mesi e mesi in grande solitudine! Stavolta condividiamo l'analisi anche se siamo certi che le ricette della Agenzie sarebbero l'opposto delle nostre: macelleria sociale contro equità . Il paese è davvero in difficoltà , serve reagire in fretta, serve reagire contro chi governa 'a tempo perso' in in un paese che giudica di m...., e la colpa è sempre di qualcun'altro. Benvenuto anche a chi si sta accorgendo del piano inclinato. Peccato solo ora!
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