Be@active, nuove tecnologie e web 2.0 a scuola
Mercoledi 14 Ottobre 2015 alle 15:26 | 0 commenti
Nuove tecnologie e web 2.0 al servizio della conoscenza a scuola. Era questo l'obiettivo del progetto Be@ctive "Attivi nell'apprendere, tecnologie al servizio di una didattica nel vicentino", di cui questa mattina è stata illustrata alla stampa la relazione finale, che ha visto impegnati studenti e insegnanti nell'uso di strumenti innovativi quali lezioni on line e molto altro.
Una iniziativa finanziata dall'Agenzia Nazionale Giovani attraverso Upi (Unione Province Italiane) che ha interessato cinque istituti superiori vicentini, tutti licei scientifici: il Masotto di Noventa Vicentina, il Da Vinci di Arzignano, il Tron di Schio, il Da Ponte di Bassano e il Quadri di Vicenza. Erano 26 i progetti attivi in tutta Italia, condotti tra marzo e settembre di quest'anno. La Provincia di Vicenza ha fatto da intermediario tra UPI e le scuole del territorio, che sono state coinvolte nel cofinanziamento del progetto per un 25% della spesa totale: sui 60mila euro totali 45mila sono stati garantiti da UPI e 15mila dalle scuole, per una quota di 3mila euro a istituto.
"E' stato un progetto che ha condiviso le buone prassi e che avrà ricadute nel futuro, soprattutto per una serie di aspetti positivi, il più imporatnte dei quali è stato quello di facilitare l'interazione della conoscenza" ha detto il consigliere provinciale delegato all'istruzione Maria Cristina Franco.
A studenti e insegnanti è stata data la possibilità di misurarsi con la piattaforma di e-learning Moodle, utilizzata anche dall'Università di Padova. Oltre a condividere le lezioni e gli argomenti studiati su internet i ragazzi potevano integrarle, ripassarle a casa, commentarle in appositi forum. Il tutto si è rivelato utile anche per ragazzi che, assenti da scuola per lunghi periodi per malattia o per impegni extrascolastici, non avevano la possibilità di seguire le lezioni in classe. Alcuni di loro, nonostante l'assenza, sono riusciti ad ottenere al termine dell'anno scolastico ottimi voti.
Docenti e studenti hanno interpretato il progetto integrando la piattaforma con altre tecnologie e altri software, come il registro elettronico, le lim, google app, e dando vita ad una scuola aperta, come ha detto la referente provinciale del progetto Elisabetta Bolisani, "che non inizia e non finisce in classe, ma continua fuori con approfondimenti, chiarimenti, confronti tra studenti e insegnanti e con l'integrazione tra le materie e le conoscenze".
"uesto progetto è nato per condividere" ha detto la dirigente del liceo Da Vinci di Arzignano Eleonora Schiavo, "e ha rivelato quanto ognuno di noi abbia sperimentato in modo diverso queste tecnologie, apportando un valore aggiunto".
Prossimo passo sarà un'interazione non solo tra studenti e docenti di uno stesso istituto, ma tra istituti diversi, in una piattaforma ad accesso libero per tutti, perché la conoscenza sia ancor più patrimonio comune.
Provincia di Vicenza - La scuola vicentina sbarca su internet con lezioni on line, approfondimenti, forum, app. E' questo il risultato del progetto Be@ctive tecnologia a servizio della didattica, promosso dalla Provincia di Vicenza a cui hanno aderito cinque licei scientifici del territorio: il Quadri di Vicenza, il Masotto di Noventa Vicentina, il Da Vinci di Arzignano, il Tron di Schio e il Da Ponte di Bassano del Grappa. I protagonisti si sono confrontati questa mattina nella Sala Rossa della Provincia, dove si è tenuto l'incontro conclusivo del progetto.
Nel concreto, la Provincia ha messo a disposizione 60mila euro, 40mila dei quali provenienti dall'Agenzia Nazionale Giovani. Gli istituti li hanno utilizzati per acquisto di strumentazione informatica e soprattutto per corsi di formazione sull'uso di moodle, piattaforma e-learning gratuita di supporto alla didattica.
Docenti e studenti hanno interpretato il progetto integrando la piattaforma con altre tecnologie e altri software, come il registro elettronico, le lim, google app, e dando vita ad una scuola aperta, come ha ben detto la referente provinciale del progetto Elisabetta Bolisani, "che non inizia e non finisce in classe, ma continua fuori con approfondimenti, chiarimenti, confronti tra studenti e insegnanti e con l'integrazione tra le materie e le conoscenze".
Non hanno nascosto entusiasmo i docenti referenti degli istituti coinvolti, per un progetto che ha sfidato i ragazzi, nativi digitali, in un ambiente a loro famigliare: la tecnologia. "Abbiamo usato moodle come base per costruire assieme la conoscenza -ha spiegato Michele Ceron del Liceo Masotto- La piattaforma è nata infatti per organizzare corsi a distanza, e come prima cosa è stata utile per caricare lezioni on line, ma da lì siamo partiti per farla diventare una "classe aperta" dove approfondire le lezioni da casa, continuare le discussioni da riprendere il giorno dopo a scuola, supportare chi ha bisogno di chiarimenti ulteriori."
Grazie anche a questo progetto, ha raccontato Eleonora Schiavo dirigente del Da Vinci, uno studente impossibilitato a recarsi a scuola ha potuto seguire le lezioni in parte da casa, in parte dall'ospedale ed è stato promosso con la media dell'otto.
"E' la scuola di tutti -ha sottolineato il consigliere provinciale delegato all'istruzione Maria Cristina Franco- la scuola che si mette a disposizione anche di chi ha difficoltà , di chi è assente o di chi ha bisogno di un ripasso in più. Ho sostenuto questo progetto come rappresentante delle istituzioni, ma ancor più come insegnante, convinta che sia un nostro dovere offrire a tutti i ragazzi le stesse opportunità , mettere tutti nelle stesse condizioni di apprendimento. La tecnologia è un supporto prezioso, ma lo è ancor più la volontà di docenti e studenti di mettere in comune le conoscenze."
Ecco quindi la prossima sfida lanciata dalla Franco: non più e non solo interazione tra studenti e docenti di uno stesso istituto, ma tra istituti diversi, in una piattaforma ad accesso libero per tutti, perché la conoscenza sia ancor più patrimonio comune. Un obiettivo ambizioso, già accettato dai referenti di progetto (oltre al già citato Ceron per il Masotto, Rosamaria Colombara per il Da Vinci, Stefania Tonellotto per il Da Ponte, Bruno Loregian per il Quadri e Giorgio Pizzolato per il Tron) e che ha trovato terreno fertile nel buon numero di dirigenti scolastici e docenti presenti stamattina in Provincia, i quali uscendo hanno commentato "qui si fa la Buona Scuola".
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