Battaglia Ulss 6-sindacati su pagamenti, i dipendenti bloccano le sale operatorie!
Mercoledi 22 Gennaio 2014 alle 11:29 | 0 commenti
Nursind di Vicenza - La situazione denunciata dal Nursind nei giorni scorsi precipita rovinosamente. Il 20 dicembre 2013 la Rsu incontra l’amministrazione dell’Ulss 6 per individuare un accordo sulle risorse regionali aggiuntive 2007-2008, ma la trattativa viene bruscamente interrotta dal rappresentante della Direzione strategica aziendale, che si alza sbattendo la porta.
“Una situazione inconcepibile – commenta il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori – aggravata dal fatto che il 23 dicembre l’Ulss 6 invia una lettera a tutti i dipendenti in cui dichiara di essere pronta a pagare tutti gli straordinari accumulati purché i sindacati sottoscrivessero l’accordo. L’Azienda, con questa strategia da principianti della negoziazione, decide di fatto che il confronto continua all’interno delle corsie, piuttosto che al tavolo negozialeâ€.
La missiva dell’Azienda sanitaria capoluogo, infatti, ha paralizzato l’attività delle sale operatorie dalle 8 alle 10 il 10 ed il 16 gennaio scorsi, in concomitanza con due assemblee sindacali che hanno approfondito le questioni sollevate.
“Non avevamo altra possibilità – aggiunge il segretario Andrea Gregori – che iniziare il confronto con i nostri iscritti e simpatizzanti, attraverso le assemblee retribuite del personale. Ci scusiamo per i disagi, di non poco conto, che si sono ripercossi sull’utenza a causa della scelta scellerata del direttore amministrativo dell’Ulss 6 Roberto Toniolo di spostare il confronto fuori dal tavolo negozialeâ€.
Entrando nel merito dell’accordo proposto, l’Ulss 6 si rifiuta di pagare gli straordinari maturati negli anni 2011-2012-2013 e le conseguenti maggiorazioni per il lavoro prestato in orario festivo e notturno festivo. Non vengono pagate le ore straordinarie maturate pur essendo disponibili le somme nei fondi contrattuali, mantenendole di fatto ostaggio e subordinate all’accordo sulle risorse regionali aggiuntive, che nulla hanno a che vedere con il lavoro già svolto dai dipendenti.
“Con queste modalità di confronto, attraverso le assemblee, i lavoratori – conclude il segretario Andrea Gregori - chiedono con forza al Nursind, il primo sindacato infermieristico dell’Ulss 6, con oltre 700 iscritti, di non sottoscrivere l’accordo. La dignità degli infermieri non può essere negoziata con un accordo di 300 euro lordi in due rate una tantum, mettendo in discussione migliaia di euro che i lavoratori avanzano per le ore già lavorate e volutamente mai pagate dall’amministrazione dell’Azienda. Se alla Regione Veneto, che ha stanziato le risorse per dei progetti finalizzati a migliorare il servizio all’utenza, interessa e stanno a cuore i pazienti che attendono, spieghi ai dirigenti dell’Ulss 6 la differenza tra un ricatto ed un negoziatoâ€.
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