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Barcellona, quale antidoto? Ne parla il COREIS, la Comunità Religiosa Islamica Italiana

Di Note ufficiali Sabato 19 Agosto 2017 alle 15:29 | 1 commenti

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Cosa possono fare i musulmani italiani? È la domanda che sempre più spesso ci viene fatta, scrive Coreis, Comunità Religiosa Islamica Italiana, nella nota che pubblichiamo, soprattutto ogni volta dopo l'ennesimo dramma di un attacco terroristico come quelli di ieri a Barcellona... proprio in un paese che ha visto realizzarsi le più alte vette nel dialogo fra le civiltà del Monoteismo abramico! Ci sentiamo particolarmente in sintonia con quanto scritto oggi dai Francescani di Assisi: Non un fatto estemporaneo ma frutto di anni di storia è l'Isis e tutto ciò che consegue, compreso il recente attentato di Barcellona. Di conseguenza è necessario, accanto ad un intervento immediato di soccorso e prevenzione, un lavoro culturale più profondo che richiede investimenti soprattutto nell'educazione (leggi l'articolo intero).

I musulmani in Italia, così come i religiosi in generale, pur restando sempre disponibili ad ogni collaborazione anche con le Forze dell'Ordine, devono lavorare sempre di più per una lotta al radicalismo a lungo termine da un punto di vista culturale, educativo e intellettuale. Il fondamentalismo fa presa soprattutto dove c'è ignoranza della dottrina e della storia della civiltà islamica e del dialogo millenario con la civiltà occidentale.
I francescani portano in questo senso un esempio concreto: "Proprio la cultura catalana ha in sé gli antidoti a tale ideologia di violenza e di morte - continua il comunicato - Questo riferimento, come ricordato più volte dallo stesso arcivescovo di Barcellona, il cardinale Juan José Omella, è il maiorchino Raimondo Lullo".
La figura di Lullo, profondamente cristiano e profondamente conoscitore della lingua araba e della tradizione islamica, conoscitore e traduttore dell'Islam a tal punto da definirsi "cristiano arabo", rappresenta solo uno dei tanti modelli eccellenti che mostrano la totale falsità storica dello scontro fra civiltà, che, come commentano i francescani, può essere solo uno "scontro fra ignoranze".
Di fronte all'attualità che vorrebbe indurre molti a sposare le idee false dello scontro fra Islam e Occidente, sfruttiamo concretamente la riscoperta di figure come Raimondo Lullo, assieme al suo quasi contemporaneo San Francesco e di molti santi musulmani che con loro dialogavano (e che ancora oggi ispirano alcuni musulmani in Occidente). Non si tratta di riesumare solo il ricordo del passato, ma di rinnovare le profonde radici dell'Europa.


Commenti

Inviato Sabato 19 Agosto 2017 alle 16:10

Finora però il mondo islamico abitante in Europa non ha fatto molto per sconfiggere i terroristi che abitano nei quartieri abitati dai seguaci di Maometto.
Quanto alla cultura nel 1200/1300 c'era un dialogo tra dotti e uomini di grande levatura, ma poi????
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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