Quotidiano | Categorie: Politica, Turismo

Bar e ristoranti in città: la Giunta ha deciso

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 21:59 | 0 commenti

Comune di Vicenza    

Bar e ristornati in città, la giunta ha definito i criteri per le nuove aperture.
L'assessore Ruggeri: "L'obiettivo è garantire adeguati servizi allo sviluppo turistico e culturale di Vicenza"

La giunta comunale ha definito questa mattina i criteri di programmazione triennali per il rilascio delle autorizzazioni per bar e ristoranti, da sottoporre all'approvazione del Consiglio comunale assieme al regolamento dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande.
"Se da una parte l'obiettivo è quello di adeguarsi alla nuova normativa regionale - spiega l'assessore allo sviluppo economico e produttivo, Tommaso Ruggeri -, dall'altra l'amministrazione intende favorire lo sviluppo della città attraverso il potenziamento dei flussi turistici e culturali. Occorre quindi garantire servizi adeguati, in particolare nelle zone strategiche come la Basilica Palladiana, ormai prossima all'inaugurazione, al teatro comunale e al nuovo tribunale".
Suddivisa quindi la città in quattro zone, nell'arco di tre anni la giunta ipotizza al massimo 35 nuove aperture di pubblici esercizi: cinque nella "zona centrale", di cui due all'interno della Basilica Palladiana, 10 nella "zona urbana consolidata", di cui quattro in prossimità del teatro comunale, e 20 in totale tra le due "zone periferica e produttiva".
La decisione della giunta - che è stata concertata con le associazioni rappresentative dei commercianti, Ascom e Confesercenti, nonché con le associazioni dei consumatori - poggia su uno studio approfondito condotto nel corso del 2009 dal settore politiche dello sviluppo, in collaborazione con il settore statistica, il dipartimento urbanistica e il comando della polizia locale. Partito da un'analisi delle caratteristiche territoriali, demografiche, ambientali e socio-economiche del comune e dalla mappatura della situazione attuale, lo studio ha fotografato la presenza di circa 500 bar e ristoranti a fronte di una popolazione residente al 31 dicembre 2008 pari a poco più di 115 mila abitanti su una superficie di 80,5 metri quadrati. Nel dettaglio i pubblici esercizi sono 186 nella zona centrale, 200 in quella urbana consolidata, 88 nella periferica e 25 nella zona produttiva.
Nello stabilire i criteri è stata comunque considerata anche la cosiddetta "popolazione fluttuante" che caratterizza in particolare le città capoluogo di provincia e che è data per lo più da ragioni di traffico, lavoro, studio e turismo. Basti pensare che se i residenti nella zona centrale di Vicenza, corrispondente al perimetro delle mura scaligere, sono circa 12.500, calcoli statistici dimostrano che in realtà la popolazione totale, comprendente anche quella fluttuante, quadruplica salendo a quasi 50 mila. In questo modo si calcola che la popolazione complessiva che gravita sulla città sia pari a oltre 220 mila abitanti.
"Tuttavia - spiega l'assessore - abbiamo anche tenuto conto della crisi economica che ha provocato una diminuzione dei consumi e un aumento del numero di licenze sospese, attualmente pari a 19, concentrate per lo più nella zona urbana e in quella periferica".
Infine l'assessore Ruggeri evidenzia che la giunta ha fatto anche una valutazione di ordine pubblico definendo una zona in cui non potranno essere autorizzate nuove aperture. A causa infatti delle numerose segnalazioni da parte dei residenti e dei gravi problemi che si sono verificati nel recente passato con le attività economiche presenti, non sono previsti nuovi bar o ristoranti nell'area che comprende le vie Milano, Torino, Firenze, Genova, Napoli, Battaglione Monte Berico, Verdi, Gorizia, piazzale Bologna e viale dell'Ippodromo.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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