Quotidiano | Categorie: urbanistica

Bando per le periferie, Vicenza partecipa. Variati: siamo pronti, abbiamo buone possibilità di ricevere finanziamenti

Di Sara Todisco Venerdi 22 Luglio 2016 alle 13:20 | 1 commenti

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Il sindaco Achille Variati e l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Marco Antonio Dalla Pozza hanno illustrato oggi, 22 luglio, presso Palazzo Trissino le idee del progetto che presenteranno al Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. L'importo è di 500 mln di euro messi a disposizione dal Governo con importo massimo per le zone metropolitane di 40 mln, mentre per capoluoghi l'importo massimo è di 18 mln. Il sindaco Variati, spiegando come si prepara il comune di Vicenza al Bando, dichiara: "non vogliamo inventare nulla all'ultimo momento, ma manteniamo il programma che avevamo, ovvero bonifiche ambientali in aree urbane che furono industrializzate e che oggi sono punti neri, non vivi, nella città ma checontinuano ad esistere nelle zone urbane".

Stiamo parlando di Campo Marzo, ex Zambon, Parco della Pace, ex Centrale del Latte, Parco Querini, San Bortolo, Laghetto. "Il progetto che andrà a Roma" - continua il sindaco - consente di superare in via definitiva le bonifiche riqualificando la città. Queste zone dovranno poi diventare delle centralità nelle periferie basate su un grande bene: il verde, che è la città di domani. Noi vogliamo rimettere in uso aree verdi pubbliche in aree urbane".
Anche Retrone, Bacchiglione e Astichello faranno dunque parte delle due assi verdi su cui opererà il progetto delle zone soprannominate. "Abbiamo investimenti da privati?" - chiede retoricamnete Variati - Sì, Zambon per 26 milioni di euro e Atom. Poi abbiamo anche quattrini del comune". Il sindaco infine parla anche di molta collaborazione da parte dei quartieri "zone di maggiore interesse per dare un bel colpo alla città" e dei cittadini che vi vivono. "Parliamo di resilienza. É un progetto ambizioso? Sí, ma mi batterò come un leone per farlo attuare" dice Variati.

L'assessore Dalla Pozza interviene tecnicamente per delineare le zone interessate servendosi della mappa e poi si unisce al sindaco dicendo: "c'è estrema coerenza con il progetto di urbanistica che già avevamo. La prima asse da sud a nord di Vicenza e la seconda che copre la spina ovest coinvolgono quartieri semi centrali ma che hanno peculiarità da periferia per edilizia, urbanistica e tessuto sociale. Gli accordi con il privato sono importanti per coinvolgere e mobilitare".
Si vuole dare, come illustra l'assessore, una nuova interpretazione ciclo pedonale e verde della città: "Stiamo recuperando anche progettualità già approvate per poterle attuare (ad esempio parco Querini - ex serre)".
Il sindaco infine svela il vantaggio di Vicenza nel presentarsi al Bando, ovvero "che una volta approvati dalla Regione i comuni devono in 60 giorni presentare il progetto definitivo essendo in grado anche di realizzarlo, perciò  lavorando  su un progetto già chiaro e steso, per lo più avendo contatti con privati, siamo avanti".
Martedì, anticipa infine Dalla Pozza, andrà in consiglio la "variante verde" cioè un piano di interventi per il risparmio di suolo tramite privati e amministrazione per spegnere aree edificabili facendole tornare agricole.
E l'ultima parola tocca a Variati che orgoglioso dichiara: "siamo coerenti, non siamo infatti tra i primi per le edificazioni in zone verdi e agricole. Il verde lo vediamo come motore di sviluppo, alla faccia di chi dice che abbiamo edificato tutto".

Maggiori informazioni dal Comune
Riqualificazione, rigenerazione urbana, recupero dell'esistente, resilienza, risparmio di suolo: sono queste le "5 R", parole chiave su cui si svilupperà un grande progetto in particolare per le zone periferiche della città.
Gli uffici comunali stanno lavorando per presentare, entro la scadenza del 27 agosto, il progetto con l'obiettivo di ottenere un contributo fino 18 milioni di euro, messo a disposizione dal Governo attraverso il "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta (Legge 208/2015)" che ha una dotazione complessiva di 500 milioni di euro.
"Il progetto si svilupperà lungo due assi verdi principali all'interno dei quali proporremo singoli progetti concreti e realizzabili di cui la città ha bisogno e che si inseriranno in un disegno complessivo di vasta portata - ha spiegato il sindaco Achille Variati -. Stiamo lavorando in particolare per riempire e risanare spazi attualmente vuoti e su cui da tempo stiamo ragionando, ma che non siamo ancora riusciti a riqualificare completamente per la difficoltà a reperire risorse sufficienti in un periodo di continui tagli al bilancio. Spazi attualmente liberi che possono diventare strategici per la riqualificazione urbana e il miglioramento della qualità della vita. Centrale sarà l'attenzione verso il verde pubblico e la mobilità sostenibile. L'obiettivo è proporre un modello di rigenerazione basato sulla resilienza: sulla capacità degli spazi urbani di adattarsi e adeguarsi ai cambiamenti in atto, ritrovando un equilibrio. Attraverso la manutenzione e il recupero dell'esistente, senza bisogno di nuove edificazioni".
Dopo la scadenza del bando, il 27 agosto, il Governo esprimerà, entro fine novembre, il suo giudizio sui progetti e successivamente, entro 60 giorni, le proposte dovranno poter essere avviate concretamente attraverso l'approvazione dei progetti definitivi.
"Il progetto, coerente con la pianificazione urbanistica vigente, che abbiamo pensato e che è in fase di studio, si sviluppa su due assi verdi che toccano gli ambiti fluviali del Bacchiglione, del Retrone e dell'Astichello - ha dichiarato l'assessore alla progettazione e sostenibilità Antonio Dalla Pozza -. Il primo asse, che interessa per larga parte la cosiddetta "spina ovest", parte da viale Milano, Torino, Firenze, verso San Felice e viale Mazzini, comprendendo l'area PP6 e PP7, raggiungendo viale Trento, l'area ex Zambon, fino a viale Ferrarin e al parco della Pace. Il secondo asse si sviluppa da dall'ex colonia Bedin Aldighieri con Parco Retrone e Bosco del Quarelo, parco Querini verso parco Astichello, San Bortolo con la ex Centrale del Latte, il quartiere di Laghetto. Sarebbe un gran risultato portare a casa i 18 milioni di euro che ci permetterebbero di risolvere diverse criticità in città, condivise, tra l'altro, anche con i cittadini in diverse occasioni e che ci consentirebbero di migliorare la qualità della vita nei quartieri senza aumentare la superficie edificata. A tal fine, vale la pena ricordare che uno dei requisiti premianti è proprio non utilizzare superfici non edificabili, ed in questo vi è assoluta coerenza con quanto stiamo per portare in Consiglio Comunale, ovvero una "variante verde" con la quale verranno "spente", ovvero private della loro potenzialità edificatoria, migliaia di metri quadrati di superfici edificabili. Il possibile intervento pubblico su luoghi oggi dismessi e privi di identità, riportandoli ad essere nuove centralità, potrà essere anche volano di crescita positiva per Vicenza, consentendo di attivare interventi di riqualificazione da parte dei privati, così come indicato tra gli obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto qualche settimana fa con Confindustria, Ance e Ordine degli architetti della provincia di Vicenza, e tra i quali vi sono anche gli accordi pubblico/privato previsti dal piano degli interventi, attualmente ancora fermi".
"La conclusione della bonifica della ex Zambon - ha precisato il sindaco - potrebbe presto restituire finalmente alla zona tra viale Trento e Santa Bertilla una sua identità, mettendo a disposizione dei cittadini un grande spazio dotato di percorsi ciclabili e aree verdi. Altro luogo che da tempo desideriamo riqualificare è l'ex Centrale del latte per la quale proporremo una riorganizzazione complessiva con spazi pubblici attrezzati. E poi ci sono le aree PP7, corrispondente al parcheggio Cattaneo, e PP6, accanto al Teatro Comunale, per le quali va completata la bonifica. Al centro dell'attenzione anche gli interventi nell'area dell'Astichello e dell'ex colonia Bedin Aldighieri perché diventi un nuovo polmone verde al servizio della città e per il parco Querini con le sue serre da recuperare, dopo che una parte è stata finanziata con il bilancio partecipativo per 150mila euro. Del progetto fanno parte anche la riqualificazione della ex scuola primaria di Laghetto per un suo riutilizzo civico e la ristrutturazione degli ex hangar del Parco della Pace. Non mancherà l'attenzione per la sicurezza nella zona di viale Milano con la proposta di una nuova illuminazione a led".


Commenti

Inviato Venerdi 22 Luglio 2016 alle 17:55

Come al solito, quello che scrive l'assessore alla progettualità, non si capisce, tecnicamente indefinito come come sempre, da 10 anni, troppi per essere sempre li, allo stesso posto. Domanda, ma allora l' area ex Zambon 70% comunale, la disinfestate o NO! Oppure restiamo così altri 30 anni? La Zambon investe sulla sua ex area? E' dovere! Caro A.M.D.P. dovere della Zambon chi inquina paga con le Bonifiche! Mica è un'opera di carità, mica la Zambon è un Benefattore! Restituisca alla città Tutta l'area che ha inquinato nel tempo, con i suoi soldi, non quelli dei Cittadini! I cittadini di Vicenza, hanno dimostrato come si progettano le cose essenziali per i quartieri oltre 30 progetti, uno + bell' altro. Peccato che ci siano pochi soldi a disposizione! Peccato ancora che l'assessore alla progettualità, non abbia mai MOSTRATO un progetto che si rispetti. Niente, solo dichiarazioni per....la Stampa. Mala tempora currunt.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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