Banche, Visco: "se bail-in destabilizza va rivisto". Maccarone: "irrobustire fondo Fitd"
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 17:26 | 0 commenti
"Uno strumento - il bail-in - studiato per ridurre l'impatto di una crisi non deve creare le premesse per renderne probabile un'altra: se è così, il suo design e/o il suo funzionamento devono essere ripensati". Lo dice il governatore di Bankitalia Ignazio Visco parlando a Fiesole. "Se fallisce un supermercato, lo chiudi e un altro apre. Se fallisce una banca, è molto improbabile che ne apra un'altra, è più probabile che quella accanto cominci ad avere problemi". Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, invitando la vigilanza e il dibattito pubblico a riflettere sul tema con grande cautela.
Elke Koening, presidente del Consiglio unico di risoluzione bancaria, ha fatto un'affermazione "politicamente molto scorretta". Lo ha detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, replicando alla manager tedesca che aveva ricordato come la Germania abbia aiutato le sue banche quando era concesso. "Gorbaciov una volta disse: chi arriva tardi viene punito dalla storia. Onestamente l'Italia ha attraversato la prima e seconda ondata della crisi senza interferire con le sue banche", aveva detto Koenig al Corriere della Sera la scorsa settimana.
Le banche italiane stanno lavorando a 'irrobustire' il fondo volontario del Fitd (fondo tutela depositi) in modo da 'poter fare interventi preventivi' in caso di nuove crisi che il comparto non può permettersi. Lo afferma il presidente del Fitd Salvatore Maccarone a un convegno dell' Abi secondo cui "le banche sono esposte a esborsi continui dalla risoluzione delle 4 per le quali avevamo peraltro proposto l'intervento del fondo che invece é stato poi farisaicamente permesso nel caso Tercas". Per Maccarone il salvataggio con soldi pubblici non é più consentito in Italia "sono anni che non avviene". Per questo "mi sembra ragionevole che visto che il denaro viene dalle banche questi si organizzino anche perché oramai le amministrazioni straordinarie non sono piú possibili e resta solo la risoluzione o la liquidazione".Â
Le risorse per gli indennizzi degli obbligazionisti delle 4 banche decisi dal Cdm di venerdì scorso arriveranno dal fondo obbligatorio di tutela depositi (Fitd) e 'se li usiamo poi le banche dovranno rimetterle'. Lo afferma il presidente Fitd Salvatore Maccarone secondo cui 'così ha stabilito il legislatore' a chi gli chiede se questo possa comunque ingenerare critiche dalla Ue. Maccarone ha spiegato come in base alle regole europee il fondo debba ora disporre di risorse ex ante pari a 500 milioni di euro l'anno a carico del sistema bancario italiano per arrivare al 2024 allo 0,8 per mille dei depositi. Le banche stanno per versare i 250 milioni della rata del primo semestre 2016 dopo quella dell'ultimo semestre 2015. Risorse che appunto saranno ridotte dagli indennizzi il cui ammontare Maccarone non é stato in grado di quantificare sebbene il totale potenziale dei bond delle 4 banche venduto al retail, secondo alcune stime, sia pari a circa 320 milioni di euro.
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