Banca Popolare di Vicenza, perdite record nel 2016: 1,9 miliardi di euro. Lo scenario dopo la scadenza dell'offerta pubblica di transazione
Mercoledi 29 Marzo 2017 alle 16:03 | 0 commenti
"L'obiettivo dell'80% era un sogno, ci siamo andati vicini e siamo contenti lo stesso". Esordisce così Gabriele Piccini, vice direttore generale di Banca Popolare di Vicenza all'indomani della scadenza dell'offerta pubblica di transazione. 66731 azionisti hanno stretto il patto, la quota di adesione sfiora il 73%, un risultato eccellente per i vertici della BPVi che ora spera di finire il progetto di fusione con Veneto Banca. "Faremo solo gli interessi degli azionisti - continua Piccini - . Il piano industriale è adeguato e attendiamo di avere l'autorizzazione della Bce. La necessità di capitale è cosa già appurata". Ora si vuole al più presto mettere una pietra sul passato.
L'obiettivo è quello di rilanciare la banca perché il territorio è ricco e sano. Il fondo di 30 milioni per i disagiati è già predisposto ma prima di farlo partire è necessario che il consiglio di amministrazione accetti l'offerta transativa. Banca Popolare di Vicenza spera che il piano possa essere approvato già il 13 aprile, data in cui si riunirà il prossimo Cda. La cosa certa è che si procederà alla restituzionedi 9 euro per azione. Da segnalare il record di perdita in bilancio 2016 che tocca l'1,9 miliardi di euro e qui serve l'intervento dello Stato. Gabriele Piccini oggi ha parlato ai nostri microfoni e a quelli del giornalista di Rai 3 Regione Angelo Pangrazio e ci ha fornito alcuni dati.
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